Anfia, linee guida per sostenere la filiera nella transizione a Roma con il Ministro dell’Economia

L’assemblea di ANFIA a Roma evidenzia le sfide dell’industria automobilistica italiana, chiedendo supporto istituzionale per affrontare la transizione energetica e la crescente competitività cinese.
Anfia, linee guida per sostenere la filiera nella transizione a Roma con il Ministro dell'Economia - (Credit: www.ansa.it)

Nell’attuale panorama dell’industria automobilistica, la transizione energetica sta provocando mutamenti sostanziali, spingendo il settore verso una metamorfosi indiscutibile. Tuttavia, questo cambiamento porta con sé anche un clima di incertezze che coinvolge ogni attore della filiera, dai produttori ai fornitori, dalle istituzioni alle aziende. In un contesto caratterizzato da vendite calanti, difficoltà produttive, normative sempre più rigorose e la crescente competitività della Cina, le sfide sembrano aumentare esponenzialmente. Durante l’assemblea pubblica di ANFIA, tenutasi a Palazzo Brancaccio a Roma, il presidente Roberto Vavassori ha messo in evidenza queste problematiche, chiedendo un intervento da parte delle istituzioni nazionali.

Un appello alle istituzioni per affrontare le difficoltà

L’assemblea di ANFIA, intitolata “Ritrovare la strada. Insieme per affrontare la transizione“, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del settore, pronti a condividere esperienze e discutere soluzioni. Vavassori ha sottolineato l’importanza di ricevere supporto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere l’industria in questo “momento delicato“. La preoccupazione per la contrazione delle immatricolazioni – previste sotto il milione e 780 mila unità per il secondo anno consecutivo – pone l’industria italiana ben lontana dai traguardi pre-pandemia, con 350 mila autoveicoli in meno rispetto al 2019. È necessario avviare misure che possano stabilizzare il mercato e promuovere la competitività.

La crescente battaglia con la Cina

Un aspetto fondamentale evidenziato durante l’assemblea è stata l’inarrestabile penetrazione delle aziende cinesi nel mercato europeo. Vavassori ha specificato come la minaccia rappresentata dal “gigante cinese richieda una strategia di convivenza che possa preservare il prodotto europeo dall’essere superato in tempi brevi.” Senza un’azione decisa, l’insieme industriale e di ricerca europeo rischia di venire messo in secondo piano. Questa battaglia richiede non solo un’attenzione a livello europeo, ma anche una risposta collettiva a livello nazionale. Il rilancio della produzione e del consumo sarà fondamentale per recuperare terreno.

Piano d’azione per la filiera automotive

Per affrontare le sfide in corso, Vavassori ha evidenziato la necessità di lavorare su due piani distinti, ma interconnessi: quello europeo e quello nazionale. Da un lato, si tratta di supportare l’iniziativa proposta dal governo italiano e ceco per pianificare la transizione verso la decarbonizzazione entro il 2035. Dall’altro, è essenziale che l’Italia implementi misure specifiche per sostenere le aziende locali. Questa doppia strategia rappresenta un passo cruciale per garantire una risposta coerente e efficace nei confronti delle sfide globali.

Le proposte per stimolare la filiera

Le proposte per il rilancio del settore automotive sono fondamentali per stimolare l’industria italiana. Vavassori ha chiesto l’utilizzo delle risorse del fondo automotive per il 2025, puntando su misure concrete come: l’assegnazione di crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, la riduzione dei costi energetici per le aziende e la proroga dell’Ecobonus per i veicoli commerciali. Questi interventi possono non solo supportare le aziende nella transizione, ma anche incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e ridurre l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità europei.

Il ministro Adolfo Urso ha accolto con favore l’appello del presidente di ANFIA, promettendo un impegno concreto per gestire questa delicata fase. La cooperazione tra governo e industria rappresenta una chiave importante per affrontare le sfide attuali e valorizzare il potenziale del settore automotive italiano in un contesto competitivo in continuo cambiamento.