Il mondo dell’aftermarket automobilistico sta attraversando un periodo significativo, specialmente nei contesti attuale in cui le immatricolazioni di nuove auto hanno registrato un calo. Questo settore è diventato fondamentale non solo per le riparazioni ma anche per il supporto alla filiera economica locale. L’ultima edizione di Autopromotec, tenutasi a Roma, ha evidenziato le potenzialità e le sfide di un mercato che punta a una ripresa robusta.
L’importanza dell’aftermarket
Il settore dell’aftermarket automobilistico riveste un ruolo cruciale nell’ecosistema dei trasporti. Con un numero sempre crescente di auto in circolazione, l’esigenza di riparazioni e manutenzioni è aumentata notevolmente. Le piccole e medie imprese che operano in questo campo, citate da Renzo Servadei, Amministratore Delegato di Autopromotec, costituiscono gran parte del tessuto produttivo italiano. Queste aziende non si limitano a rifornire il mercato locale, ma si affermano anche nella scena internazionale, confermando l’elevata qualità dei prodotti e delle attrezzature italiane.
Le piccole e medie imprese, pur avendo un potenziale elevato, necessitano di un supporto adeguato per affrontare le sfide più grandi, come l’attrazione di visitatori esteri e l’espansione sui mercati internazionali. Organismi come il Ministero degli Affari Esteri e l’ICE stanno fornendo un aiuto sostanziale, creando opportunità per queste aziende di crescere e competere a livello globale.
L’edizione 2025 di Autopromotec
Servadei ha anche parlato delle ambizioni per la prossima edizione della fiera, prevista per il 2025. L’obiettivo dichiarato è quello di riportare il salone ai fasti delle edizioni precedenti alla pandemia, con speranze che i numeri del 2019 vengano non solo eguagliati, ma addirittura superati. Questo traguardo è supportato da un’attiva domanda da parte degli operatori esteri, il che è un segnale positivo per l’industria.
Il desiderio di recupero si accompagna a un’ottimistica previsione di partecipazione internazionale, che getta le basi per un evento di rilevanza mondiale. Le aziende italiane del settore, infatti, esportano una percentuale significativa della loro produzione, che varia tra il 45% e il 50%, con alcune eccellenze che arrivano fino al 90%. Questo conferma come l’industria dell’aftermarket non solo sia un punto di riferimento locale, ma anche un attore competitivo sul panorama internazionale.
Le prospettive future del settore
Guardando al futuro, la richiesta di attrezzature italiane da parte di meccanici e operatori di tutto il mondo sta crescendo. La fiera di Bologna, in programma dal 21 al 24 maggio 2025, si preannuncia come un’importante occasione per il networking e le opportunità commerciali. La presenza di visitatori esteri rappresenta un tassello strategico per il rilancio delle aziende italiane nel mercato globale, evidenziando la fiducia del settore nella ripresa economica post-pandemia.
L’aftermarket automobilistico ha in serbo molte sfide, ma anche opportunità che potrebbero portare a una rinnovata espansione. Con una combinazione di supporto istituzionale, una rete di piccole e medie imprese dinamiche e una domanda crescente da mercati esteri, il settore ha il potenziale per continuare a prosperare. I prossimi anni saranno decisivi per affermare la resilienza e la competitività dell’industria automobilistica italiana nel panorama globale.