Leonardo Bonucci, ex difensore e capitano della Juventus, ha condiviso alcuni aneddoti significativi della sua carriera in un’intervista a Prime Video, rilasciata in vista dell’importante sfida tra la Juventus e il Manchester City. I ricordi includono episodi controversi che hanno segnato il suo percorso, come la celebre litigata con l’allenatore Massimiliano Allegri, il suo trasferimento al Milan e le proposte dal City. Durante l’intervista, Bonucci ha anche risposto a critiche mosse dal suo ex compagno Szczesny riguardo ai suoi discorsi nello spogliatoio.
Il conflitto con Massimiliano Allegri
Uno dei momenti più turbolenti nella carriera di Bonucci è stata la litigata con Massimiliano Allegri, che ha segnato la chiusura della sua prima esperienza alla Juventus alla fine della stagione 2016-17. Il confronto è avvenuto durante la partita contro il Palermo, dove Bonucci ha cercato di sostituire un esausto Claudio Marchisio. Il difensore ha raccontato come, dopo aver chiesto ad Allegri di sostituire Marchisio, le cose siano rapidamente degenerate; Allegri, infuriato, ha risposto in modo brusco, scatenando una reazione emotiva da parte di Bonucci.
Dopo il match, la tensione è continuata nel tunnel degli spogliatoi, dove Bonucci è stato bloccato dal vice di Allegri, Landucci, dopo aver cercato un chiarimento. La situazione è degenerata nuovamente, dando vita a uno scontro verbale che ha attirato l’attenzione di altri membri dello staff. Questo episodio ha portato a una crescente tensione tra il difensore e l’allenatore, che si è manifestata in un’affermazione di Allegri di volerlo escludere dalla squadra.
Questo conflitto ha lasciato un segno profondo nella carriera di Bonucci. Nonostante le tentazioni di mediazione da parte della dirigenza, il legame tra i due rimase compromesso fino alla finale di Cardiff, culminando con il rinnovo di Allegri e ulteriori incomprensioni che hanno segnato la fine della sua avventura juventina.
La seduta sullo sgabello di Porto
Un episodio memorabile che Bonucci ha ricordato riguarda il match di Champions League tra Porto e Juventus, dove, a causa del conflitto con Allegri, non fu convocato in campo ma costretto a osservare la partita dalla tribuna. Invece di sedersi su un seggiolino tradizionale, Bonucci scelse uno sgabello, un gesto che ormai è diventato emblematico della sua personalità avventurosa.
Quella scelta, inizialmente dettata dalla voglia di rimanere attivo e reattivo durante il match, si trasformò in un simbolo di tensione tra lui e la società. “Ho fatto una frittata,” ha detto Bonucci riguardo alla decisione di posizionarsi su quello sgabello. Questo episodio si è legato a una crisi di rapporto insanabile con Allegri, che si concluse definitivamente nella finale di Champions League contro il Real Madrid, dove si arrivò a discutere di eventi che non si erano mai verificati. Questa situazione lasciò un segno indelebile nel ricordo del difensore e nella sua carriera.
Dalla Juventus al Milan: una scelta controversa
Il passaggio di Bonucci al Milan, avvenuto subito dopo la fine della stagione 2016-17, rimane uno dei capitoli più discussi della sua carriera. Bonucci descrive questo trasferimento come una diretta conseguenza del malessere vissuto durante la sua ultima stagione alla Juventus. Con l’addio all’ambiente bianconero, Bonucci racconta come il suo procuratore lo contattò per informarlo di un’opportunità interessante.
La Juventus sembrava aver chiuso le porte, anche dopo aver rifiutato offerte faraoniche per il suo trasferimento, ma le dinamiche insoddisfacenti portarono a una separazione inaspettata. “Non mi volevano vendere nemmeno per 100 milioni,” ha detto Bonucci, evidenziando come la situazione fosse cambiata drasticamente nel giro di un anno. Il suo trasferimento al Milan è avvenuto per una cifra di 42 milioni di euro, una decisione che ha portato a discussioni e analisi tra i tifosi sulla sua scelta e sull’impatto sul futuro della squadra.
L’offerta clamorosa del Manchester City
Un altro episodio degno di nota è stata l’offerta ricevuta dal Manchester City, durante la quale il club di Guardiola si dimostrò seriamente interessato a Bonucci. In questa intervista, Bonucci ha rivelato che la proposta era così alta che si avvicinava al rifiuto da parte della Juventus di cederlo a quella cifra. Nonostante l’interesse, i piani di Bonucci e l’impossibilità di aspettare lo sviluppo di altre trattative portarono a rimanere in Italia.
L’ex capitano della Juventus ha parlato anche di quanto Guardiola avesse continuato a fargli delle offerte nel corso degli anni, dimostrando l’elevato valore che il tecnico britannico riponeva in lui, cercando di integrarlo nel suo schema di gioco. Tuttavia, Bonucci ha preferito restare fedele alla Juventus per il resto della sua carriera, cosa che paradossalmente ha influenzato il suo cammino, portando a successi e sfide differenti.
Risposta a Szczesny e riflessioni personali
Infine, Bonucci non ha perso l’occasione per rispondere a Wojciech Szczesny, il quale aveva recentemente rivelato di indossare le cuffie negli spogliatoi per non ascoltare i discorsi di Bonucci. Quest’ultimo ha espresso la sua sorpresa e disappunto, chiarendo che i suoi interventi erano motivati dal bene della squadra. Ha ribattuto in modo sarcastico che Szczesny, in quel periodo, non era nemmeno presente nei momenti cruciali, suggerendo che il portiere avesse altro per la testa.
Bonucci ha infine condiviso quale fosse il suo gol preferito, mostrando un lato emozionale e nostalgico della sua carriera. L’ex difensore bianconero ha raccontato che il suo gol del 3-2 contro la Roma nel 2014 è stato quello che gli ha dato maggiore soddisfazione. La sua intervista ha offerto una splendida panoramica della sua carriera, carica di momenti intensi, sfide e interazioni memorabili con compagni e dirigenti.