Il Gran Premio di Abu Dhabi ha riservato sorprese e colpi di scena, con la Ferrari che, nonostante un avvio difficile, è riuscita a recuperare una parte del divario dalla McLaren. Un errore di Lando Norris ha consentito ai colori di Maranello di tornare in gioco, ma il distacco rimane significativo. Questo weekend ha offerto spunti interessanti, oltre a mettere in evidenza le controversie riguardanti le penalità imposte dalla FIA e il comportamento dei piloti durante la gara.
Le penalità e il loro impatto sul GP
La gestione delle penalità da parte della FIA ha sollevato polemiche significative durante il Gran Premio di Abu Dhabi. La massa di sanzioni ha colpito pesantemente i piloti, imponendo un controllo rigoroso sulle violazioni delle regole. Tra gli eventi più controversi, spicca l’intervento del presidente della FIA, MBS, che ha ricevuto una lettera dai piloti, guidati da George Russell, sulla gestione delle multe. MBS ha risposto con un atteggiamento scostante, sottolineando che le spese dovrebbero rimanere di competenza della federazione e giustificando l’uso dei fondi, il cui obiettivo è il miglioramento della sicurezza in pista.
In gara, l’atmosfera è rapidamente diventata tesa, con il comportamento dei piloti che ha fatto discutere. L’uso di linguaggio scurrile via radio è aumentato dopo l’avviso di MBS riguardo a sanzioni per linguaggio non consono, facendo scatenare i piloti in un’inesplicabile reazione collettiva. Le penalità si sono susseguite, con Verstappen punito per aver ostacolato Russell e altri piloti come Hamilton, Stroll e Norris che hanno subito sanzioni per infrazioni varie. Le dure decisioni della FIA sono apparse particolarmente severe in confronto alla maggiore libertà concessa ai piloti nel GP di Las Vegas, creando una disparità di trattamento.
Uno degli incidenti più significativi è stato causato da un detrito sulla pista, un pezzo di specchietto staccatosi dalla Williams di Albon. Il suo abbandono ha provocato un ritardo che si è tradotto in conseguenze pesanti per altri piloti, creando una situazione di ritiro e disastro. In seguito, la Sauber di Bottas ha incluso ulteriori rischi, danneggiando le gomme di Hamilton e Sainz. Il gran caos generato dalla gestione degli incidenti e dalle penalità ha distolto l’attenzione dalla pura competizione, portando a riflessioni sulla necessità di una revisione dei criteri adottati dalla FIA nel gestire le sanzioni.
Errori e opportunità: il percorso della Ferrari e di Norris
La Ferrari ha vissuto un fine settimana contrastante al Gran Premio di Abu Dhabi, cominciando con difficoltà ma riuscendo a raddrizzare la situazione. Un elemento chiave di questo recupero è stata la prestazione di Charles Leclerc, il quale ha saputo capitalizzare su un errore significativo di Lando Norris. Dopo aver patito una partenza non ideale, Leclerc ha messo in atto una strategia di gara efficiente, approfittando di una serie di errori e decisioni sbagliate che hanno contraddistinto la prestazione della McLaren.
Norris è incorso in un errore evidente, risultando in una penalità di dieci secondi per non aver rispettato una doppia bandiera gialla. Questa violazione ha segnato un punto di svolta nella gara, permettendo a Leclerc di risalire e abbattere il gap che lo separava dal pilota della McLaren. Con un solo Gran Premio rimanente, Leclerc si è avvicinato notevolmente a Norris nella lotta per il secondo posto nel Mondiale piloti, creando un’atmosfera competitiva intensa per la chiusura della stagione.
Nonostante il raggio di speranza per la Ferrari, il team papaya mantiene un leggero vantaggio in classifica, nonostante la pressione crescente. Sarà fondamentale per Norris e McLaren correggere il tiro e garantire una prestazione solida nell’ultima corsa, evitando ulteriori errori che potrebbero costare loro carissimi punti vitali nel campionato. Le tensioni rimangono alte e il finale di stagione si prepara a offrire altre sorprese e colpi di scena per i tifosi di Formula 1.
Risultati sorprendenti: le prestazioni di Gasly e Zhou
In un’atmosfera frenetica e carica di tensioni, i piloti Pierre Gasly e Guanyu Zhou hanno fornito prestazioni notevoli che meritano di essere sottolineate. Gasly, alla guida dell’Alpine, ha tagliato il traguardo in quinta posizione, confermando la sua abilità in un contesto difficile, mentre il compagno di squadra Ocon ha avvertito segnali di crisi, complicando il futuro del suo posto nella squadra. I risultati di Gasly potrebbero spingere la squadra a riconsiderare le proprie scelte in vista della prossima stagione.
D’altra parte, Zhou ha potuto festeggiare un importante risultato, liberando la Sauber dalla triste prospettiva di terminare la stagione senza punti. La sua prestazione si pone quindi in netto contrasto con le tensioni vissute da altri team e piloti, evidenziando come, anche in un clima di caos generale, ci siano sempre opportunità di brillare e mettere in mostra talenti emergenti.
Il Gran Premio di Abu Dhabi ha quindi messo in luce non solo le difficoltà e le tensioni di un campionato vivace e competitivo, ma ha anche illustrato come ogni errore possa aprire scenari inattesi, creando un finale di stagione ricco di potenzialità.