Certo, ecco il titolo migliorato: “cairo, stoccata alla juve: derby persi rubati secondo chi?”

Urbano Cairo, presidente del Torino, discute di entusiasmo per il gol di Che Adams, tensioni con i tifosi e smentisce voci su un’offerta da Red Bull, confermando la sua permanenza al club.
Certo, ecco il titolo migliorato: "cairo, stoccata alla juve: derby persi rubati secondo chi?" - (Credit: www.corrieredellosport.it)

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, è intervenuto in un’intervista a Radio Deejay, esprimendo le sue opinioni su vari temi che coinvolgono il club granata. Tra momenti di entusiasmo per le performance dei giocatori e le tensioni con i tifosi, Cairo ha chiarito la posizione del club riguardo la presunta offerta da parte di Red Bull, confutando le voci che lo riguardano. Una panoramica sulle sue dichiarazioni offre uno spaccato interessante della situazione attuale della squadra.

Le emozioni dopo il gol di Che Adams

Urbano Cairo ha aperto la conversazione con una nota di entusiasmo per il recente gol di Che Adams. Ha descritto il colpo come “incredibile”, sottolineando che non si aspettava un’azione di quel genere nell’ultima partita. Nel pieno delle sue riflessioni, Cairo ha affrontato anche il tema del suo lungo mandato, che si avvicina al ventesimo anniversario nel 2025. Ha rassicurato i tifosi sulla sua intenzione di rimanere al timone del Torino, chiarendo che le vendite non sono nel suo piano, a meno che non ci sia un’opportunità chiaramente migliore.

Cairo ha evidenziato il forte legame che lo unisce al club, che è cresciuto nel tempo anche grazie all’affetto della sua famiglia. Ha però ribadito che sarebbe disposto a mettersi da parte nel caso in cui un investitore più preparato o con maggiori risorse si presenti. Riguardo all’offerta da parte di Red Bull, il presidente ha etichettato le voci come “fake news”, affermando che non ci sono stati contatti formali e nessuna proposta seria. Questo punto è stato ribadito per dimostrare quanto Cairo tenga alla trasparenza riguardo alle operazioni che coinvolgono il club.

Rapporti con le proprietà straniere della Serie A

Entrando nel merito dei rapporti tra le diverse proprietà della Serie A, Cairo ha parlato di interazioni positive con vari presidenti e investitori stranieri, tra cui Cardinale del Milan e altri presidenti di club come Parma e Como. Ha fatto riferimento a un iniziale buon rapporto con Rocco Commisso della Fiorentina, menzionando alcune incomprensioni che si erano verificate in passato, ma rimarcando come i legami attuali siano stati ripristinati.

Cairo ha notato l’importanza di queste proprietà straniere, non solo per il coinvolgimento finanziario ma anche per la mentalità vincente che portano nel campionato italiano. Ha messo in risalto la situazione in Inghilterra, dove le proprietà estere costituiscono una percentuale significativa nel panorama calcistico, evidenziando come l’Italia stia seguendo una tendenza simile con una presenza crescente di investitori stranieri.

La contestazione da parte dei tifosi

Un tema delicato affrontato da Cairo è stato quello delle contestazioni da parte dei tifosi, che negli ultimi tempi si sono fatte sentire con maggiore intensità. Ha riconosciuto il disagio, esprimendo dispiacere per il distacco che si è creato tra la dirigenza e la tifoseria. In un certo senso, Cairo ha tracciato il suo percorso, osservando come le opinioni su di lui siano cambiate nel tempo, passando da idolatria a contestazione e viceversa in base ai risultati sportivi.

Nonostante le tensioni, ha affermato che ci sono ancora molti tifosi che lo sostengono, come evidenziato da saluti e autografi ricevuti. E ha reso noto di essersi sempre mostrato vicino all’équipe, interagendo attivamente con il mister e i giocatori. La volontà di Cairo è quella di ricucire i rapporti e di lavorare per migliorare il posizionamento del Torino.

Futuro delle strutture del Torino

Sulla questione delle strutture e degli stadi, Cairo ha commentato l’andamento dei colloqui tra le società calcistiche e le istituzioni politiche, con l’auspicio di una riforma che possa avvicinare la realtà degli stadi italiani agli standard europei entro il 2030. Ha elogiato la motivazione del ministro Abodi, notando come ci sia un crescente interesse nell’acquisto di stadi di proprietà.

In merito alla possibilità di vendere il Torino, ha rivelato che solo una volta ha considerato di cederlo nel passato, ma senza mai ricevere offerte che avesse ritenuto serie. Ha specificato come sia fondamentale prestare attenzione all’identità del nuovo proprietario per garantire il futuro del club. Inoltre, ha menzionato che il Torino ha già beneficiato di interventi significativi sulle strutture, come il restauro del Filadelfia e l’imminente inaugurazione del nuovo centro sportivo per le giovanili, previsto per i prossimi mesi.

Derby con la Juventus: il lungo digiuno

Infine, Cairo ha centrato la discussione sul peggioramento della situazione nei derby con la Juventus, riconoscendo l’assenza di vittorie significative. Ha respinto l’idea di estreme sconfitte, menzionando episodi passati e sottolineando come la fortuna non sempre abbia giocato a favore del Torino.

In merito al rapporto con i tifosi, esprime ottimismo sulla possibilità di costruire nuovamente un legame forte, nonostante le passate delusioni. Ha anche accennato a future mosse sul mercato di gennaio per compensare le defezioni, come quella di Duvan Zapata, segnalando comunque un clima di positività e voglia di rimanere competitivi.