Calcio

Choc nel calcio italiano: aggredito l’arbitro

Nel calcio dilettantistico italiano, e non solo, si consuma da mesi una delle derive più allarmanti del nostro tempo sportivo: la violenza sistematica contro gli arbitri.

Giovani, spesso giovanissimi, mandati in campo per garantire il rispetto delle regole, ma esposti a rischi che vanno ben oltre un errore di valutazione o un cartellino sbagliato. Il bollettino degli episodi è inquietante. Dalla Campania alla Sicilia, passando per il Lazio e il Veneto, si moltiplicano i casi di arbitri aggrediti fisicamente, accerchiati, inseguiti negli spogliatoi o fuori dagli stadi. In molti casi si tratta di ragazzi poco più che maggiorenni, armati solo di fischietto e buona volontà, vittime di un clima di esasperazione crescente che sta degenerando in odio puro. L’AIA, per la prima volta, ha deciso di compiere un gesto forte, oscurando il proprio sito ufficiale con un’immagine simbolo contro la violenza. Un segnale chiaro, che vuole scuotere le coscienze e portare la questione oltre l’ambito sportivo, verso una riflessione sociale più ampia.

Il fenomeno, purtroppo, non risparmia nemmeno i calciatori. Solo pochi giorni fa, Tamir Berman, difensore del Latina, è stato aggredito in strada da alcuni sconosciuti incappucciati: pugno in faccia e vetri dell’auto frantumati. Il contesto è diverso, ma la matrice è la stessa: l’incapacità di accettare la sconfitta, la degenerazione dell’emotività, la mancanza di cultura sportiva. Serve una risposta ferma, decisa. Non bastano più le parole: occorrono provvedimenti concreti, istituzionali, prima che qualcuno paghi un prezzo ancora più alto.

Terrore ad Acireale, aggredito arbitro diciannovenne

Una giornata di sport giovanile si è trasformata in uno spettacolo indegno ad Acireale, dove il giovane arbitro Diego Alfonzetti, 19 anni, è stato aggredito al termine della partita playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara. Quanto accaduto lascia sgomenti: il direttore di gara è stato rincorso da diversi presenti a bordo campo e, una volta raggiunto, colpito con violenza. Il dettaglio più sconcertante riguarda uno degli assistenti di parte, che avrebbe utilizzato la bandierina per sferrare un colpo alla nuca dell’arbitro, provocandogli ferite documentate. Il giovane, scosso e ferito, ha ricevuto le prime cure in loco.

Terrore ad Acireale, aggredito arbitro diciannovenne – Sport361.it (Screen Sito AIA)

La sezione AIA di Acireale ha affidato ai social uno sfogo durissimo, definendo “inaccettabili” le immagini e dichiarando che “oggi ha perso tutto il movimento”. Un episodio che non può e non deve essere derubricato a semplice “intemperanza”: si tratta di violenza, pura e semplice. In segno di protesta, l’AIA ha deciso di oscurare il proprio sito ufficiale, sostituendolo con un’immagine emblematica contro ogni forma di aggressione. È il gesto simbolico di un’istituzione che si ritrova costretta, per l’ennesima volta, a denunciare pubblicamente un clima sempre più insostenibile sui campi di provincia.

Published by
Patrizio Trecca