Come funzionano i motori delle grandi navi da crociera: diesel, gas o idrogeno a Genova con l’ingegnere Luca Rossi

L’industria delle navi da crociera affronta sfide significative legate alla crescita delle dimensioni e alla sostenibilità, con innovazioni nella propulsione e un focus su pratiche ecologiche per il futuro.
Come funzionano i motori delle grandi navi da crociera: diesel, gas o idrogeno a Genova con l'ingegnere Luca Rossi - (Credit: www.gazzetta.it)

Negli ultimi venticinque anni, il settore delle navi da crociera ha vissuto un’evoluzione straordinaria. La crescita delle dimensioni delle navi è impressionante e pone sfide significative all’industria navale. Da un lato, l’aumento della capacità di trasporto offre opportunità di profitto; dall’altro, richiede soluzioni sempre più innovative in termini di propulsione e sostenibilità ambientale. Questo articolo analizza i trend attuali delle navi da crociera, il caso specifico di Icon of The Seas e i principali problemi legati alla sostenibilità.

La dimensione delle navi da crociera: un confronto con il passato

Negli ultimi decenni, le navi da crociera hanno visto crescere la loro stazza in modo esponenziale. Dal 2000 ad oggi, le dimensioni delle navi da crociera sono raddoppiate, e se questo trend continuerà, le prospettive per il futuro sono incredibili. Entro il 2050, si stima che le navi più grandi possano arrivare a pesare fino a 345.000 tonnellate di stazza lorda, un numero che supera di quasi otto volte il peso del Titanic.

Icon of The Seas, che rappresenta un punto di riferimento nell’industria, misura 365 metri di lunghezza per 65 metri di larghezza e ha una stazza di 250.000 tonnellate. Questa nave è un perfetto esempio di come la tecnologia e il design possano influenzare la vita a bordo, con 20 ponti dedicati ai passeggeri. La grandezza di queste navi non è solo una questione di comfort o lusso, ma ha anche ripercussioni pratiche in termini di motorizzazione e gestione energetica.

In un’epoca in cui il Titanic trasportava 2.500 passeggeri con una stazza di 46.000 tonnellate, le nuove navi devono garantire non solo il trasporto, ma anche la gestione del comfort e dei servizi per 7.600 passeggeri e 2.300 membri di equipaggio.

Il progresso nella propulsione marittima

Con il continuo aumento delle dimensioni, la propulsione delle navi da crociera sta diventando un elemento prioritario da sviluppare. Icon of The Seas è equipaggiata con sei motori Wärtsilä alimentati a Gas Naturale Liquefatto , generando una potenza impressionante di 67.500 kW . Non è solo questione di dimensioni, ma anche di efficienza: i motori devono sostenere l’enorme carico elettrico necessario per i servizi a bordo.

Dal punto di vista ecologico, la questione della propulsione assume una dimensione ancora più cruciale. L’approvvigionamento energetico sostenibile non è solo una volontà aziendale, ma un’esigenza imposta dalle normative internazionali e dall’opinione pubblica. I costruttori navali devono saper gestire questo aspetto, soprattutto in un contesto in cui, nel 1970, vi erano solo 21 navi da crociera in circolazione, per un totale di 103.000 tonnellate. Nel 2025, si prevede che il numero di navi supererà le 515 unità, totalizzando 30 milioni di tonnellate di stazza.

La sfida della sostenibilità nel settore marittimo

Il settore dei trasporti marittimi è responsabile del 3% delle emissioni globali di CO2, e le previsioni non sono per niente rassicuranti. Secondo i dati dell’Organizzazione Marittima Internazionale, si stima che entro il 2050 le emissioni del settore potrebbero aumentare fino al 130% rispetto ai livelli del 2008. Questi numeri sono motivo di preoccupazione, non solo dal punto di vista politico ma anche dall’angolazione sociale.

Le autorità e le aziende stanno dunque lavorando per sviluppare metodi di propulsione più ecologici che soddisfino le nuove normative. Diversi studi suggeriscono soluzioni innovative come l’utilizzo di combustibili alternativi, sistemi di energia solare e tecnologie a emissioni zero.

Con il trend attuale che porta all’ampliamento delle flotte, la capacità di innovare nel campo della sostenibilità ambientale sarà cruciale. I prossimi anni richiederanno investimenti significativi in ricerca e sviluppo per rendere il trasporto marittimo più pulito e sostenibile, rispondendo alle richieste di un pubblico sempre più sensibile alle tematiche ambientali.

Il mondo delle navi da crociera si sta avvicinando a un bivio cruciale e i prossimi sviluppi nella propulsione e nella gestione sostenibile delle navi determineranno il futuro di questo settore così affascinante.