Un’analisi approfondita sul valore del made in Italy all’interno del settore automobilistico rivela un panorama ricco di opportunità e sfide. Il terzo incontro della serie Autopromotec Talks, tenutosi a Roma in preparazione della fiera di Bologna del maggio 2025, ha messo in luce il significato cruciale della componentistica automobilistica italiana. Con un contributo notevole all’export nazionale, questo segmento rappresenta un elemento fondamentale dell’industria auto, evidenziando storie di eccellenza e innovazione.
Il valore della componentistica nel mercato automobilistico
Secondo Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia , il 75% del valore di un’auto è costituito dai componenti. Questa percentuale sottolinea l’importanza strategica delle aziende che operano nel settore della componentistica. Ogni posto di lavoro negli stabilimenti di produzione automobilistica genera un indotto da tre posti di lavoro nelle aziende fornitrici di componenti. Questa sinergia tra produzione e fornitura non solo sostiene l’occupazione, ma contribuisce anche significativamente all’economia nazionale. Infatti, per oltre tre decenni, l’industria della componentistica ha mantenuto un saldo economico positivo, con esportazioni che superano i cinque miliardi di euro.
Tuttavia, l’industria automobilistica italiana affronta sfide senza precedenti. La crescente concorrenza proveniente dai produttori cinesi e le rapide evoluzioni tecnologiche stanno trasformando il panorama del settore. Le aziende italiane devono quindi adattarsi a questo contesto in continuo mutamento e mettere in campo strategie innovative per rimanere competitive. L’Autopromotec Talk ha rappresentato un’importante occasione per esplorare queste dinamiche e identificare i punti di forza della filiera nazionale.
Eccellenza e innovazione: storie di successo
Un esempio emblematico di eccellenza nel made in Italy è rappresentato dalla Omcn di Bergamo, azienda specializzata nella produzione di ponti sollevatori per officine. Questa azienda si distingue per l’alta qualità dei suoi prodotti e l’impegno nella sicurezza, assumendo un ruolo di leadership nella definizione delle normative europee di standardizzazione. L’attenzione per la sicurezza degli operatori è un fattore essenziale, principalmente grazie all’avanguardia della legislazione italiana del settore.
L’industria della pulizia dei veicoli, con le sue venti aziende, è un ulteriore esempio di competenza del made in Italy. Secondo Antonio Cirillo della Kimicar, l’industria italiana di detergenti per auto è fortemente radicata nel territorio nazionale e punta su alti standard qualitativi, rispettando normative ambientali severissime. Le aziende sono capaci di affermarsi anche nel mercato internazionale, esportando prodotti di qualità superiori rispetto ai competitor esteri.
Sostenibilità e opportunità nel settore del lavaggio
Durante l’incontro di Roma, Carlo Costamagna, presidente di Federlavaggi, ha evidenziato il valore del comparto delle autolavaggi in Italia, il quale genera un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro all’anno. Con il 50% delle entrate provenienti dalle esportazioni, questo settore mostra un notevole potenziale di crescita. Il numero di impianti di lavaggio attivi nel paese è impressionante, superando le 14.000 unità. Questa rete comprende un vasto numero di lavoratori, rivenditori e gestori, sottolineando l’importanza economica del settore.
Un altro rappresentante del settore industriale, Luciano Palmitessa della Unigom, ha posto l’accento sulla rete di assistenza e riparazione. In Italia operano circa 90.000 officine e carrozzerie, supportate da una rete di distributori e fornitori di ricambi. Questo sistema è cruciale per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei veicoli, rendendo il settore ancora più vitale per l’economia nazionale.
La leadership femminile e il futuro dell’industria
Francesca Paoli, attuale Ceo della Dino Paoli di Reggio Emilia, rappresenta un altro esempio di successo italiano. La sua azienda produce avvitatori professionali di alta gamma ed è riconosciuta a livello internazionale, incluso il mondo della Formula Uno e della Nascar. Il suo impegno verso l’innovazione e l’attenzione ai dettagli è fondamentali per il successo dell’azienda. Inoltre, il coinvolgimento di Paoli nel comitato direttivo dell’Automotive Women Association sottolinea il crescente ruolo delle donne nell’industria automobilistica, mirato a ridurre il divario di genere.
La Meclube, una delle aziende in prima linea nella progettazione di apparecchiature di lubrificazione per officine, continua a investire nella produzione interamente italiana. Secondo il presidente Gianni Menghini, l’unicità del prodotto realizzato nel nostro paese sta nella cura artigianale e nell’attenzione per il lavoro ben fatto, elementi distintivi del made in Italy. L’azienda sottolinea che dall’entrata della materia prima all’uscita del prodotto, è tutto realizzato seguendo standard qualitativi elevati che testimoniano l’importanza della produzione nazionale nel panorama globale.