Una svolta significativa per il futuro dello stadio Artemio Franchi di Firenze è emersa da un incontro cruciale tenutosi questa mattina in Prefettura. Durante la riunione, sono state definite le tempistiche e i dettagli relativi ai lavori di ristrutturazione, che si preannunciano impegnativi e fondamentali per il club calcistico viola. Con il centenario della Fiorentina che si avvicina nel 2026, l’amministrazione comunale, rappresentata dalla sindaca Sara Funaro, si è impegnata affinché la prima fase del restyling venga completata entro quella data. La roadmap delineata evidenzia vari punti che susciteranno interesse tra i tifosi e gli appassionati di sport in generale.
Il soggiorno di oggi in Prefettura ha gettato le basi per un cantiere che promette di trasformare lo stadio Artemio Franchi in un polo d’attrazione. La sindaca Funaro ha chiarito, con passione, che l’obiettivo primario è quello di terminare questo primo step di ristrutturazione entro agosto 2026. Questo è un anno speciale, in quanto coincide con il centenario della Fiorentina, e il progetto prevede una capienza che raggiungerà i 35mila posti. Tuttavia, ci saranno alcuni inconvenienti: per la prossima stagione calcistica, infatti, i tifosi dovranno pazientare nuovamente, poiché la Curva Fiesole e parte della Maratona rimarranno chiuse come accade attualmente. L’idea di chiudere i settori a rotazione è stata messa in atto per garantire un lungo piano di lavori che porterà a un completamento definitivo, previsto per il 2029.
Il cronoprogramma non si limiterà a stabilire i tempi, ma avrà anche un occhio al collaudo, rendendo così ancora più importante l’impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Si sta lavorando alacremente per portare a termine questa prima fase e i dialoghi continui tra il Comune e il club dimostrano un’intenzione di cooperazione.
Giocare in trasferta: una strategia per prolungare i lavori
Durante la riunione, il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, ha rivelato un’idea interessante: la Lega Calcio sembrerebbe disponibile a permettere alla squadra di disputare le prime partite in trasferta all’inizio della prossima stagione. Questo approccio, oltre a mantenere l’impegno con i fan, ha come obiettivo principale quello di prolungare i lavori e consentire un’ottimizzazione del cantiere nel periodo estivo. Idealmente, la Fiorentina mira a sfruttare i lavori in corso per accorciare il più possibile i tempi necessari per la ristrutturazione. Tuttavia, il dg ha chiarito che l’eventualità di una colleganza su un project financing o un intervento diretto sarà discussa soltanto una volta che tutti i documenti e le informazioni saranno a disposizione.
La società sportiva è consapevole delle difficoltà legate alla capienza ridotta a solo 22mila posti, situazione che si riflette negativamente sugli incassi. Eppure, i rapporti con Palazzo Vecchio sono costruttivi, e i due enti sembrano determinati a collaborare per il bene comune. Il clima di mano tesa e dialogo aperto lascia intendere che ci saranno evoluzioni future per il club, in grado di attrarre l’attenzione e il supporto di tanti tifosi.
Chiusure e sicurezza: un piano per il prosieguo dei lavori
Il piano per la ristrutturazione prevede una chiusura a tappe dei vari settori dello stadio, e i responsabili sembrano fiduciosi del fatto che non ci siano stati problemi di ordine pubblico che possano ostacolare il prosieguo. Durante la stagione attuale, le tifoserie ospiti si sono alternate senza particolari episodi di tensione, dimostrando che la formula adottata è funzionale e sicura. La decisione di escludere la possibilità di giocare al “Castellani” di Empoli, malgrado le difficoltà attuali dello stadio Franchi, conferma la volontà di mantenere la squadra a casa. Questo non è mai stato accettato come soluzione né dalla Fiorentina né dall’amministrazione comunale di Empoli, rendendo chiaro l’intento di rimanere ancorati a Firenze.
Con il sindaco Alessio Mantellassi presente, gli incontri sono stati volti a solidificare il legame tra il club e le istituzioni locali, riflettendo un impegnato spirito di comunità. Le aspettative sono alte e si prevedono momenti emozionanti per i tifosi, che attendono con trepidazione il rinnovamento del loro stadio storico. La trasformazione dell’Artemio Franchi potrebbe così diventare un simbolo di rinascita, non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città di Firenze, pronta a festeggiare il suo patrimonio calcistico.