Da top 50 agli studi: la seconda vita di Jared Donaldson a Milano con il supporto della famiglia - (Credit: www.livetennis.it)
Jared Donaldson, ex tennista professionista, ha vissuto una carriera segnata da successi e sfide. Raggiungendo il suo best ranking di numero 48 ATP nel marzo 2018 dopo aver raggiunto le semifinali ad Acapulco, il giovane americano avrebbe affrontato una brusca interruzione della sua attività agonistica. Solo un anno dopo, durante il Masters 1000 di Miami, ha disputato il suo ultimo torneo. A soli 25 anni, una tendinite cronica al ginocchio ha segnato la fine della sua carriera nel tennis. Tuttavia, la sua storia non è solo raccontata da una prematura uscita di scena, ma da una rinascita personale e professionale.
Nella sua lettera pubblicata su Behind the Racquet, Jared Donaldson ha condiviso il suo lungo e doloroso cammino durante il quale ha dovuto affrontare un dolore persistente durato tre anni e mezzo. “Ero così disperato da trovare quasi un sollievo quando mi hanno dato l’opzione di ritirarmi e dedicarmi agli studi,” ha scritto, esprimendo come la sua situazione fisica fosse diventata insostenibile. Non si è trattato di mancanza di talento o desiderio; la sua condizione fisica non gli permetteva più di continuare a gareggiare. Attualmente, Donaldson è uno studente all’Università della Pennsylvania, un cambiamento drastico rispetto alla vita frenetica da tennista professionista.
Questa nuova fase della sua vita non era la scelta ideale per lui, specie considerando di trovarsi a 27 anni al termine del suo percorso universitario. Tuttavia, ha ben chiaro un concetto: “Sarò sempre grato per questa opportunità.” La sua storia è un racconto di resilienza e capacità di adattamento.
Donaldson ha un importante messaggio per i giovani tennisti e per chi sogna una carriera nello sport: “Il tennis è fantastico e mi ha dato molte opportunità, per cui sarò sempre grato, ma la carriera atletica un giorno finisce.” L’ex tennista sottolinea l’importanza di essere aperti a nuove possibilità e non limitarsi a una sola strada, suggerendo che la vita offre opportunità diverse, anche dopo aver dovuto chiudere le porte su una passione.
“La carriera atletica è limitata nel tempo; è cruciale esplorare altri settori. Non dobbiamo pensare ‘farò solo questo per il resto della mia vita’”, ha detto, condividendo la sua esperienza con il mondo, un consiglio prezioso per coloro che vivono per il tennis e lo sport competitivo.
Donaldson ha espresso un sentimento di sollievo dopo aver lasciato il tennis. “È impossibile immaginare com’era la mia vita prima,” ha affermato, riflettendo sulla sua transizione da atleta a studente. Attualmente, sta costruendo una nuova carriera che gli offre l’opportunità di perseguire interessi accademici e professionali che non avrebbe mai potuto esplorare da tennista.
La sua determinazione nel trovare un nuovo scopo è ammirevole e rappresenta un esempio di come le difficoltà possano portare a nuove scoperte di sé. Con il focus sugli studi, Donaldson ha saputo trasformare una situazione potenzialmente devastante in un’opportunità di crescita personale e progresso. La sua storia incoraggia altri atleti a riflettere su un futuro oltre il mondo dello sport, promuovendo l’importanza dell’istruzione e dell’apertura mentale verso nuove strade.