
Dramma Sinner, succede ancora: tre anni di squalifica (Screen Youtube Sky) - Sport361.it
Il caso Sinner è sempre al centro della cronaca ed ora spunta fuori anche un’altra vicenda: squalifica di tre anni
Il caso Sinner continua a far discutere ed ora è anche preso d’esempio in altri sport. Il tennista italiano sta scontando la sospensione di tre mesi patteggiata con la Wada per la positività al clostebol.
La vicenda ha sollevato numerose polemiche con un dibattito ancora molto acceso a chi accusa le istituzioni tennistiche di aver favorito Sinner perché numero 1 e chi, invece, ritiene la pena fin troppo severa visto che è stato dimostrato ed accettato che l’atleta non aveva alcuna colpa o negligenza. Un caso per certi versi simili a quello di Sinner arriva dagli scacchi e la sanzione è molto più pesante: tre anni di squalifica.
Questa la punizione inflitta a Kirill Shevchenko, 22 anni, scacchista ucraino naturalizzato rumeno, numero 75 al mondo. L’accusa nei suoi confronti è di aver nascosto in bagno, durante un torneo internazionale, uno smartphone con il chiaro intento di utilizzare un motore scacchistico. Una grave infrazione al regolamento che la Fide (la Federazione internazionale) ha voluto punire con una squalifica di tre anni, ma senza togliere i punti elo guadagnati, né il titolo di Grande Maestro.
Questo perché allo scacchista sono state riconosciute una serie di attenuanti: Shevchenko, infatti, ha collaborato all’indagine ed ha ammesso di aver nascosto lo smartphone nel bagno, pur negando con veemenza di averlo utilizzato. Inoltre lo scacchista è stato vittima di minacce di morte durante il torneo. Infine, l’indagine condotta da un perito esperto nel campo, ha dimostrato che non ci sono state modifiche improvvise del rendimento di gioco del 22enne.
Shevchenko come Sinner: bufera negli scacchi
Tutto è accaduto nel corso del campionato spagnolo a squadre di Melilla nell’ottobre 2024: il rumeno era impegnato con il GM Francisco Vallejo Pons che si è lamentato con l’arbitro per le frequenti assenze dell’avversario dalla scacchiera. L’indagine avviata ha portato a scoprire lo smartphone nascosto nel bagno con vicino un biglietto che chiedeva di non toccarlo.

Subito espulso dal torneo, lo scacchista ha avuto una sospensione temporanea di 75 giorni, poi tramutata in tre anni di squalifica. Una decisione contro lo quale si sta valutando il ricorso al Tas di Losanna. Intanto però il mondo degli scacchi è stato travolto da questo scandalo e, proprio come per Sinner, c’è stato un grande dibattuto sulla sentenza. Per qualcuno troppo leggera, mentre il team legale che sta difendendo Shevchenko ritiene la squalifica sproporzionata rispetto alle circostanze, ricordando anche le minacce di cui è stato vittima.