Equilibrio, doppia fase, sacrificio: l’evoluzione dell’imprevedibile Musah a Roma con il supporto di Mancini.

Yunus Musah, giovane talento del Milan, si sta affermando come ala destra versatile e determinante, contribuendo sia in fase offensiva che difensiva e guadagnandosi la fiducia dell’allenatore Fonseca.
Equilibrio, doppia fase, sacrificio: l'evoluzione dell'imprevedibile Musah a Roma con il supporto di Mancini. - (Credit: www.gazzetta.it)

Yunus Musah, classe 2001, sta emergendo come uno dei protagonisti più interessanti del Milan, dimostrando di essere più di un semplice centrocampista. Cresciuto a Castelfranco Veneto dopo la nascita a New York, Musah ha sorprendentemente trovato la sua dimensione come ala destra in una squadra che necessita di freschezza e velocità. Dopo un avvio di stagione caratterizzato da presenze limitate, il suo impegno e le sue qualità lo hanno portato a diventare un punto di riferimento per la squadra di Fonseca.

il percorso di musah nel milan

L’ultima stagione ha visto Yunus Musah totalizzare solo 13 presenze da titolare, ma con l’inizio della nuova annata, il suo contributo è aumentato in maniera significativa. Giocando fino ad ora quattro match come titolare, ha già dimostrato di poter rendere al meglio anche in situazioni di alta pressione, come quelle affrontate contro squadre del calibro di Real Madrid, Juventus ed Empoli. Queste performance convincenti hanno portato l’allenatore Fonseca a fare affidamento su di lui per trovare una formazione competitiva, dopo numerosi esperimenti.

Nel Milan, Musah ha trovato un gioco che si adatta perfettamente al suo stile, riuscendo a esprimere al meglio le sue qualità veloci e tecniche, avendole già coltivate nel periodo trascorso al Valencia. Il tecnico ha deciso di schierarlo a destra, sfruttando la sua rapidità e capacità di rientrare in fase difensiva. È interessante notare come l’utilizzo di Musah sia stato pensato strategicamente, come dimostrato dalla partita contro il Real Madrid, dove è stato assegnato il compito di limitare le giocate di Vinicius, uno degli attaccanti più pericolosi del panorama calcistico attuale.

la partita al bernabéu

Nel match di Champions League contro il Real Madrid, Musah si è fatto notare per la sua versatilità, giocando in una posizione inedita come quinto difensore. La formazione del Milan ha visto una linea difensiva composta da lui, Emerson, Thiaw, Tomori e Hernandez, impegnata a contrastare gli attacchi spagnoli. La strategia ha richiesto a Musah un lavoro difensivo intenso, raddoppiando su Vinicius e mantenendo una posizione difensiva quando necessario.

I suoi tocchi si sono concentrati perlopiù negli ultimi 16 metri, ma alcune volte ha anche spostato il suo baricentro per partecipare alla manovra offensiva. Questa adattabilità è stata fondamentale per la strategia di Fonseca, che ha potuto utilizzare le abilità di Musah non solo come attaccante, ma anche come difensore aggiunto. Il mister ha sottolineato quanto fosse importante avere un giocatore come lui in squadra, capace di contribuire in entrambe le fasi di gioco, sostenendo i compagni e garantendo equilibrio.

la personalità di musah

Un aspetto chiave della carriera di Musah è rappresentato dalla sua attitudine positiva e dalla sua volontà di apprendere. Nonostante le critiche ricevute in passato per la sua propensione a scompensare le squadre con le sue accelerazioni, il giovane calciatore ha dimostrato una crescita tangibile. La sua frase dopo la partita persa contro il Parma, in cui esprimeva indecisione tra pressare o mantenere la posizione, non era una critica al suo allenatore, ma un segnale del suo desiderio di comprendere il gioco.

All’interno dello spogliatoio, Musah ha instaurato forti legami, in particolare con Malick Thiaw, e la sua vita privata lontana dai riflettori gli consente di mantenere un’atmosfera serena. La sua scelta di vivere vicino a Milanello, insieme alla moglie, gli permette di concentrarsi sul calcio, rimanendo relazionato con le dinamiche del gruppo squadra in modo naturale e senza pressioni extra.

l’evoluzione del suo gioco

Negli ultimi incontri, Musah ha mostrato un’evoluzione significativa nel suo atteggiamento e nella sua posizione in campo. Le partite recenti contro Juventus ed Empoli lo hanno visto ricoprire il ruolo di esterno alto, posizionandosi a destra con maggiore libertà rispetto all’assegnazione difensiva avuta a Madrid. La sua capacità di rimanere largo, unita al contributo in fase offensiva, sta dando al Milan un ulteriore strumento nel suo repertorio.

Musah si presenta come un compagno di squadra utile per Rafa Leao; mentre il portoghese ha una propensione alle giocate più tecniche e creative, Musah riesce a garantire sacrificio e sostegno. In aggiunta, questo equilibrio consente a Reijnders di essere meno coinvolto nella fase difensiva, permettendogli di concentrarsi su altre dinamiche di gioco.

la sfida di bergamo

Il prossimo appuntamento con l’Atalanta segnerà un ulteriore test per Musah. Affrontare una squadra che gioca un calcio aggressivo e uomo su uomo richiederà al giovane talento di sviluppare ulteriormente le sue capacità. La sfida con Ruggeri sarà cruciale; conquistare il duello potrebbe non solo aiutarlo a confermare il suo posto in squadra, ma anche favorire le manovre difensive per contenere l’attacco di Lookman.

Il Milan si aspetta molto da lui, consapevole che Musah ha ancora margini di crescita. Il ragazzo, che unisce un background statunitense a una formazione calcistica italiana, è pronto a scrivere il suo nome nel panorama calcistico. La fiducia riposta in lui, insieme a un approccio umile e lavorativo, lo rende una figura promettente per le prossime stagioni in maglia rossonera.