
Gaudenzi annuncia gestione centralizzata palle dal 2025. Non per tutta l'annata. - (Credit: www.livetennis.it)
Dal 2025, l’ATP avvierà una gestione centralizzata delle palle da tennis usate nei tornei, un cambiamento che segue le lamentele costanti dei giocatori riguardo alla * qualità* e alla durata delle sfere. Questa decisione, comunicata dal presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi, durante un’intervista a L’Equipe, segna un passo significativo verso la standardizzazione, sebbene non si prefiguri una “palla unica” per tutti gli eventi.
Il contesto del cambiamento
La decisione dell’ATP di gestire centralmente le palle è stata ispirata dalle numerose critiche espresse dai giocatori, insoddisfatti della qualità delle sfere da gioco negli ultimi anni, specialmente dopo la pandemia di Covid-19. La nuova strategia mira a garantire omogeneità nelle palle utilizzate nei tornei, dalla Master 1000 di Monte Carlo fino al torneo di Roma. Tuttavia, Gaudenzi ha chiarito che l’ATP non ha alcuna autorità sugli Slam, i tornei più prestigiosi del circuito, e che esistono contratti già in vigore tra i tornei e i produttori di palle, il che richiederà tempo e pazienza per una transizione completa.
Questa decisione arriva in un momento in cui la comunità tennistica è molto attenta e critica riguardo alle attrezzature fornite ai giocatori. Le palle sono oggetto di discussione non solo per le loro caratteristiche tecniche, ma anche per le conseguenze che la loro qualità ha sullo stato fisico degli atleti, inclusi gli infortuni. Le lamentele si sono intensificate negli anni recenti e il cambiamento che l’ATP sta proponendo ha come obiettivo principale la soddisfazione di tutti i giocatori coinvolti.
Le preoccupazioni dei giocatori
Sasha Zverev, tennista di spicco, ha espresso preoccupazioni riguardo alla qualità delle palle utilizzate nei circuiti, descrivendo che queste tendono a perdere rapidamente la pressione interna. Una delle principali osservazioni fatte dai giocatori è che le palle, colpite energicamente, diventano permeabili all’aria molto rapidamente, compromettendo la loro prestazione durante il gioco. Inoltre, la qualità del feltro che ricopre le sfere sembra essere diminuita negli ultimi anni, rendendo le palle più morbide e vulnerabili a usura e deterioramento.
Molti osservatori hanno confermato queste problematiche, documentando visivamente come una palla nuova alteri la propria condizione dopo pochi minuti di gioco. È emerso che, nonostante i tennisti possano preferire palle diverse in base al proprio stile di gioco, la frustrazione per la loro qualità attuale unisce i giocatori in un coro di richieste di cambiamenti significativi.
L’importanza della standardizzazione
Il passaggio a una gestione centralizzata delle palle potrebbe portare a benefici sia per la qualità del gioco che per la salute degli atleti. Giocatori come Pablo Carreno Busta hanno indicato che le palle scadenti possono contribuire ad infortuni gravi, un aspetto che non deve essere sottovalutato. La possibilità di avere palle uniformi per più eventi consecutivi potrebbe contribuire non solo a una migliore continuità nel gioco ma anche a una riduzione degli infortuni, poiché i giocatori si abituerebbero a una sola tipologia di palla.
Tuttavia, la sfida principale rimane la disponibilità e la volontà degli Slam, come il Roland Garros, di adottare le stesse palle utilizzate nei tornei precedenti. La continuità nel tipo di palla adottata potrebbe essere un fattore cruciale per il successivo benessere dei giocatori, rendendo la standardizzazione una questione chiave da affrontare nel futuro.
Necessità di maggiore integrazione nel tennis
Nel dialogo con L’Equipe, Gaudenzi ha anche toccato la questione della governante nel tennis professionistico, sottolineando l’importanza di una maggiore integrazione tra le varie organizzazioni. ITF, ATP, WTA e i quattro Slam operano spesso in maniera indipendente, e le decisioni prese a livello individuale possono avere un impatto negativo sull’intera disciplina. Gaudenzi ha spinto per una maggiore collaborazione tra i vari enti, insistendo che un approccio unito potrebbe rafforzare il tennis nel suo complesso.
Questa visione di unione e collaborazione è fondamentale per affrontare le sfide future del tennis e per garantire che gli interessi degli atleti vengano rispettati. La gestione delle palle rappresenta un primo passo, ma un cambio di mentalità e di cooperazione tra le diverse entità potrebbe rivelarsi ancora più determinante per il futuro del tennis professionistico.