L’ultima settimana ha visto un acceso scambio di battute tra Pep Guardiola e José Mourinho, che ha riacceso l’attenzione su una delle rivalità più celebri del calcio. Dopo la sconfitta del Manchester City per 2-0 contro il Liverpool, Guardiola ha rivolto un gesto ai tifosi dei Reds, scatenando una reazione di Mourinho che ha colto l’occasione per rispondere senza mezzi termini. La dinamica tra questi due allenatori rimane sempre avvincente, con colpi di scena sia in campo che al di fuori del terreno di gioco.
L’incidente di Anfield e le scuse di Guardiola
Dopo la partita persa al mitico Anfield, la tensione ha preso forma quando Guardiola ha reagito ai cori sarcastici dei tifosi del Liverpool, facendo il gesto del numero sei. Questo segno aveva l’intento di ricordare a tutti quanti le sei Premier League vinte da lui, in contrapposizione ai trofei conquistati da Mourinho. Il gesto è stato subito interpretato come un’affermazione del suo successo, ma nel post-partita, Guardiola ha dovuto rendersi conto che le sue parole potevano aver urtato il collega portoghese. In questo contesto ha, quindi, chiesto scusa, sottolineando che non c’era malizia alle sue spalle, affermando: “Se l’ho offeso, mi dispiace moltissimo, ma era solo uno scherzo”.
La replica di Mourinho: una questione di rispetto
L´allenatore del Tottenham ha colto l’occasione per rispondere in modo diretto e netto alle affermazioni di Guardiola. Prima della sfida tra Besiktas e Fenerbahçe, Mourinho ha parlato delle affermazioni fatte da Guardiola. “Ha vinto sei Premier League e io tre,” ha detto, “ma io l’ho fatto in modo corretto.” Le sue parole vogliono porre l’accento sul rispetto e sulla sportività, elementi che ritiene fondamentali nello sport. Mourinho ha sottolineato che quando perde, è nel suo stile fare i complimenti al rivale che ha dimostrato di essere migliore. Ha anche accennato alle problematiche del fair play finanziario, accennando ironicamente alle “115 denunce” ricevute, promettendo di restare sempre concentrato su quelli che sono i valori autentici dello sport.
Guardiola smorza l’accesa rivalità: un possibile tavolo di discussione
Preparandosi per la partita contro il Crystal Palace, Guardiola ha nuovamente affrontato la questione. Questo discorso era mirato a distendere i toni e riportare la rivalità in un contesto più amichevole. Il tecnico del Manchester City ha affermato, “Il fatto è che lui ha vinto tre Premier e io sei è un dato di fatto, ma l’ho detto assolutamente in buona fede, per stare al gioco.” In questa maniera ha suggerito che la competizione tra di loro non deve necessariamente sfociare in animosità. Ancora, ha accennato al rispetto reciproco che esiste tra loro, paragonando la loro situazione a quella di Sir Alex Ferguson e Arsène Wenger, che hanno dominato il calcio inglese per anni. Entrambi hanno tutto il diritto di sedersi a un tavolo per discutere dei successi, delle vittorie e del futuro del calcio. Un invito che apre le porte a una nuova fase della loro lunga e complessa rivalità.