Gullit, Diego, Lalas, Leao e ‘Gollorius’: calciatori-cantanti prima di Kean al concerto di beneficenza a Milano

Moise Kean debutta nel mondo musicale con l’album “Chosen”, unendo la sua passione per il calcio e la musica, in un progetto che riflette la crescente tendenza degli atleti a esplorare nuove forme di espressione.
Gullit, Diego, Lalas, Leao e 'Gollorius': calciatori-cantanti prima di Kean al concerto di beneficenza a Milano - (Credit: www.gazzetta.it)

L’uscita del primo album di Moise Kean, intitolato “Chosen”, riaccende il dibattito su come i calciatori esprimano le loro passioni al di là del rettangolo di gioco. Non è un caso isolato, poiché molti atleti hanno cercato di intraprendere una carriera musicale, con risultati variabili e spesso sorprendenti. Questa moderna tendenza mostra come il confine tra sport e musica possa facilmente sfumare, dando vita a nuove forme di espressione. Kean, che è un grande appassionato di musica, ha dato prova di voler continuare su questa strada, unendo il suo amore per il calcio a quello per il canto in un progetto discografico che merita attenzione.

Il percorso musicale di Moise Kean

Il primo album di Moise Kean, “Chosen”, è una raccolta di 11 tracce, quattro delle quali sono in collaborazione con artisti del calibro di Sey Blessed, Stunna e Elena Manuele. Questo progetto rappresenta non solo l’ingresso di Kean nel mondo della musica, ma anche una manifestazione della sua dedizione verso questo nuovo percorso. L’attaccante della Fiorentina ha trovato il tempo per registrare mentre continua a impegnarsi nel suo sport. Il risultato è un disco che fonde le melodie contemporanee con influssi trap, generando un sound fresco e giovanile.

Il viaggio artistico di Kean non è iniziato con “Chosen”. La sua prima apparizione nella scena musicale è stata con il video “Drip The Money Freestyle” del trapper torinese Boro Boro, dove ha già mostrato di avere una certa affinità con la musica. Successivamente, ha pubblicato “Outfit”, un brano trap che ha fatto parlare di sé e ha contribuito a costruire il suo profilo nel panorama musicale. Moise Kean, di fatto, non si limita a essere solo un calciatore: la musica, per lui, rappresenta un’estensione della propria personalità e delle proprie emozioni.

Competizione e fra sportivi e musica

Il mondo del calcio ha visto diversi atleti cercare fortuna nella musica, lasciando un’impronta più o meno evidente. Questo intreccio tra sport e musica ha radici profonde e numerosi esempi. Come non citare ormai classici come Roberto Baggio, il quale è stato menzionato da Cesare Cremonini nella sua celebre “Marmellata#25”, trattando temi di nostalgia legati al campione? Altro grande nome è quello di Diego Maradona, il quale ha avuto anche una dedica musicale da parte di Pino Daniele con il “Tango della Buena Suerte”. Non meno significativi sono i tributi a Giacinto Facchetti e Gaetano Scirea da parte della band Stadio.

Tuttavia, le performance musicali degli sportivi non sempre raggiungono i vertici di successo. È una vera e propria lotteria, e non di rado i canori tentativi di calciatori riscuotono critiche. Questo non ha scoraggiato Kean, il quale sembra avere una vera passione e un approccio genuino verso la musica, un elemento che potrebbe aiutarlo a differenziarsi. Ma la domanda rimane: riuscirà a imporsi come artista o resterà un calciatore che ama cantare?

La sfida tra identità e passione nelle carriere di atleti

Il confine tra calciatore e musicista è sottile e spesso complesso. Molti atleti affrontano la sfida di mantenere vive le due identità, cercando un equilibrio che non sempre è facile da raggiungere. Questa situazione ha portato a riflessioni su cosa significhi essere un calciatore di successo mentre si cerca di sviluppare un progetto musicale alternativo. Alcuni riescono a trovare il modo di integrare le due esperienze, mentre altri si dedicano completamente alla musica, chiudendo la porta allo sport.

Il caso di Moise Kean è emblematico: la sua voglia di esprimersi attraverso la musica è paragonabile a quella di molti suoi colleghi. È interessante notare come tali tentativi non solo riflettano l’individualità di ciascun calciatore ma possano anche influenzare il pubblico e i fan, creando un contesto in cui si sente la necessità di conoscerli anche al di fuori dei campi di gioco. Nel mondo attuale, dove la personalizzazione e l’autenticità sono sempre più valorizzate, la musica offre ai calciatori la possibilità di mostrare un’altra faccia di sé, avvicinandosi a fan e ascoltatori da una prospettiva totalmente nuova.