Il milan sta con fonseca, anche nelle bordate agli arbitri. Ma se non arriva tra le prime quattro…

Il Milan affronta una crisi di risultati sotto la guida di Fonseca, con l’obiettivo di qualificarsi per la Champions League in bilico e problemi difensivi da risolvere urgentemente.
Il milan sta con fonseca, anche nelle bordate agli arbitri. Ma se non arriva tra le prime quattro... - (Credit: www.gazzetta.it)

La situazione attuale del Milan sta sollevando interrogativi e tensioni all’interno del club. L’allenatore Paulo Fonseca, dopo il deludente risultato contro l’Atalanta, si trova sotto pressione, avendo il compito di risollevare le sorti della squadra. Mentre l’obiettivo Champions si avvicina, il tecnico portoghese è chiamato a un cambiamento di rotta immediato, a partire dalla prossima gara contro la Stella Rossa.

Gli obiettivi in Champions League

Il Milan, storicamente riconosciuto per la sua grandezza, si trova ad affrontare una situazione inaspettata nel campionato attuale. La piazza rossonera punta a una qualificazione diretta per la Champions League 2025-26, un target essenziale che tutela non solo la competitività sportiva ma anche quella economica del club. L’attuale settimo posto in classifica, in coabitazione col Bologna, ha deluso le aspettative e creato un clima di incertezza. Nonostante questo, c’è ancora fiducia in Fonseca, che potrà lavorare serenamente fino a fine stagione solo se garantirà un miglioramento consistente nei risultati.

Con i sogni scudetto compromessi, il tecnico ha l’obbligo di concentrare l’energia sulla Champions. Il club spera di attraversare il girone senza dover affrontare playoff, puntando a un piazzamento tra le prime quattro del campionato. La preoccupazione di non centrare la qualificazione alla massima competizione europea è palpabile, considerando le implicazioni finanziarie che una simile mancanza potrebbe comportare. Un eventuale scivolone alla Conference League sarebbe inaccettabile per l’ambizione della società.

Problemi in fase difensiva

Reduci da una serie di prestazioni altalenanti, i rossoneri hanno mostrato miglioramenti evidenti nell’assimilazione del gioco di Fonseca. Tuttavia, le problematiche difensive continuano a pesare come un macigno. Nelle sette trasferte disputate finora, il Milan ha subito una media di più di due gol a partita, incassando dodici reti su sedici totali. Questo andamento è un chiaro campanello d’allarme, soprattutto perché la solidità difensiva rappresenta una delle colonne portanti per competere ad alti livelli.

Contro squadre di vertice come Juventus e Empoli, Maignan ha mantenuto la porta inviolata. Il problema si evidenzia maggiormente in trasferta, e la presenza di errori individuali ha ulteriormente esacerbato la situazione, con difensori come Hernandez e Emerson che appaiono in difficoltà. Inoltre, i gol subiti su calci piazzati indicano un’altra falla da colmare, un aspetto già emerso negativamente la scorsa stagione.

Le polemiche arbitrariali

A rendere ancora più complicata la situazione, ci sono le recenti dichiarazioni di Fonseca riguardo all’arbitraggio del direttore di gara La Penna, numero che potrebbe portare a un procedimento disciplinare. La Procura federale ha avviato accertamenti in seguito alle accuse del tecnico, che ha lamentato decisioni che avrebbero condizionato l’andamento della partita. Questo sfogo, pur rappresentando la frustrazione di un allenatore che sente la pressione di garantire risultati, potrebbe tradursi in sanzioni come multe o addirittura una giornata di squalifica.

La società rossonera ha supportato Fonseca, animando con una telefonata per rassicurarlo della propria lealtà. Secondo il mister, il Milan avrebbe meritato un pareggio contro l’Atalanta, sottolineando il fatto che la squadra aveva espresso un buon calcio, dimostrando carattere e voglia di lottare anche a fronte di decisioni avverse.

La lotta per il riscatto

Il Milan, malgrado un inizio di stagione problematico con quattro sconfitte in quattordici partite di campionato e sei considerando anche la Champions, ha dalla sua ancora la possibilità di rimettersi in carreggiata. Con squadre di alto livello, come Atalanta e Napoli, lontane in classifica, l’obiettivo di Fonseca è quello di approfittare di un eventuale rallentamento delle avversarie. Perciò, una serie di vittorie è fondamentale per ridurre il gap e rilanciare le ambizioni.

Tuttavia, la tenuta della rosa ha mostrato crepe, con una eccessiva dipendenza dalle prestazioni di alcuni giocatori chiave come Leao e Pulisic. Il mancato apporto di alcuni elementi ha portato a risultati deludenti. Senza un’inversione di tendenza e un’efficace risposta sul campo, le pretendenti alla Champions si allontaneranno, e con esse anche il futuro di Fonseca sulla panchina rossonera.