Immatricolazioni auto in Italia: calo del 10,8% a novembre, il 2024 segna una flessione.

Il mercato automobilistico italiano registra un calo del 10,8% a novembre 2024, con una flessione continua delle immatricolazioni e crescenti difficoltà legate a costi elevati e scelte dei consumatori.
Immatricolazioni auto in Italia: calo del 10,8% a novembre, il 2024 segna una flessione. - (Credit: www.gazzetta.it)

Il mercato delle automobili nuove in Italia continua a far parlare di sé, registrando un calo significativo. A novembre 2024, si è assistito a una flessione del 10,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un trend che sembra non voler fermarsi. Le ragioni di questo declino sono molteplici e stanno influenzando le scelte dei consumatori, creando un contesto difficile per le case automobilistiche.

Il mercato automobilistico italiano si trova attualmente in una fase critica. Con il quarto mese consecutivo di calo, novembre 2024 ha chiuso con 124.251 nuove immatricolazioni, in confronto alle 139.319 del novembre 2023. Questo dato diventa ancora più preoccupante se si considera che quest’anno ci sarebbe stata una giornata lavorativa in più nella scorsa edizione del mese. Non solo, il cumulato di immatricolazioni da gennaio a novembre ha registrato una flessione dello 0,2%, totalizzando 1.452.973 unità, rispetto alle 1.455.320 dell’anno precedente. Questo è il primo periodo in cui il totale va in negativo nel 2024. Il confronto con il periodo pre-Covid del 2019 evidenzia un calo ancora più marcato, del 18,2%. L’inflazione nei listini e gli elevati costi di rifornimento sono evidenziati come i principali freni all’acquisto di nuove automobili, insieme a una disponibilità di modelli sempre meno in linea con le aspettative e le necessità dei potenziali acquirenti.

Le nuove alimentazioni automobilistiche

Un aspetto interessante è rappresentato dalle nuove alimentazioni delle automobili. Le auto elettriche hanno mostrato un lieve aumento, raggiungendo il 5,3%, ma restano comunque sotto di -0,3 punti rispetto allo stesso mese del 2023. Questo incremento è stato in parte indotto dalle consegne delle vetture ordinate durante la corsa agli incentivi di giugno; tale fattore ha contribuito a rendere l’andamento del mercato piuttosto incerto e momentaneamente altalenante. In contrasto, il motore a benzina continua a mantenere una stabilità precaria, con un calo dello 0,3% a novembre, ma si attesta comunque al 29,1% nei primi undici mesi dell’anno.

Per quanto riguarda il diesel, il suo utilizzo scende ulteriormente, fermandosi al 12,6% a novembre, un calo che si riflette anche nei dati cumulativi, dove si evidenzia una perdita di 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al contempo, il Gpl perde terreno con un calo di 0,8 punti, pur mantenendo una quota del 9,4%. Un risultato più positivo è quello delle vetture ibride, che raggiungono nel mese di novembre una percentuale del 42,6%, con un incremento del 4,7%. Nel cumulato, le ibride presentano una quota del 40,1%, con un aumento del 3,8%. Nello specifico, il 14,1% delle immatricolazioni è rappresentato dalle full-hybrid, mentre le mild-hybrid occupano il 28,5%. In controtendenza, le ibride plug-in subiscono un ulteriore calo, scendendo al 3,3% nel conteggio da gennaio a novembre 2024.

L’importanza della transizione energetica

In questo contesto di crisi e mutamento, la questione della transizione energetica si fa sempre più pressing. Michele Crisci, presidente dell’Unrae , ha espresso la sua speranza che nei primi cento giorni dell’attività della nuova Commissione europea venga fatta della transizione energetica una priorità fondamentale. Tanto i consumatori quanto le imprese stanno cercando chiarezza in un periodo di complessità e incertezze.

Le aziende del settore necessitano di indicazioni chiare e tempestive per orientarsi in questo nuovo panorama, soprattutto ora che il mercato sembra vacillare sotto il peso di fattori economici sfavorevoli. I comportamenti d’acquisto degli italiani sono influenzati da costi elevati e da un’offerta che non sempre corrisponde ai loro bisogni effettivi. È quindi fondamentale, come sostengono molti esperti, mettere in atto strategie e politiche che possano stimolare il mercato. La trasformazione del settore automobilistico passa attraverso l’innovazione e l’adeguamento alle nuove esigenze di mobilità, con una sempre maggiore attenzione verso soluzioni sostenibili e a basse emissioni.