La vittoria del Napoli sull’Udinese per 3-1 permette alla squadra partenopea di rimanere in scia alla capolista. In una partita difficile, il Napoli ha mostrato carattere e determinazione, riuscendo a ribaltare una situazione inizialmente sfavorevole. La prestazione di alcune frecce sulla fascia, come Neres e Politano, ha avuto un ruolo cruciale, contribuendo non solo a creare occasioni da gol, ma anche a liberare spazio per il bomber Lukaku. La gara, disputata a Udine, ha evidenziato la solidità del Napoli in un momento cruciale della stagione.
Partita avvincente con un inizio incerto
I primi minuti della partita evidenziano una predominanza del Napoli, che controlla il gioco, mantenendo il possesso palla. Dopo soli nove minuti, Neres si rende protagonista di una grande incursione, ma il suo tentativo di gol finisce alto sopra la traversa. La risposta dell’Udinese non tarda ad arrivare e, all’undicesimo minuto, Ekkelenkamp sfiora il gol, ma non riesce a trovare il tempo giusto per concretizzare l’azione. Gli ospiti cominciano a mostrare segni di nervosismo, lasciando spazi che potrebbero rivelarsi decisivi.
Il Napoli, tuttavia, sembra in grado di capitalizzare e mettere sotto ritmo gli avversari, solo che un errore in fase difensiva al tredicesimo minuto consente a Thauvin di avanzare, ma il suo tiro finisce direttamente sopra la traversa, lasciando il punteggio sullo 0-0. La partita si anima e, al ventunesimo, arriva l’inaspettato vantaggio dei friulani: un cross ben calibrato da Zemura provoca un fallo di mano di Lobotka che porta all’assegnazione di un rigore. Anche se Meret riesce a parare il tiro di Thauvin, il campione del mondo si riprende e segna sulla respinta.
Ritorno in campo e cambio di rotta per il Napoli
Nel secondo tempo, il Napoli entra in campo con una nuova determinazione. L’asse Neres-Lukaku si fa sentire subito e al quinto minuto il belga riesce a trovare il pareggio. Con una giocata di potenza e abilità, Lukaku sfrutta un passaggio di McTominay e supera Salva in uscita, pareggiando i conti e rianimando gli azzurri. La ripresa mostra un Napoli all’attacco, con Politano e Neres che creano scompiglio tra le linee difensive avversarie. Le accelerazioni di Politano, sulla destra, e le scorribande di Neres mettono in seria difficoltà l’Udinese.
Tuttavia, la difesa friulana non riesce a contenere gli assalti degli avversari. Al trentaduesimo, Neres riesce a semplificare il gioco, eludendo l’intera difesa avversaria e dopo un tentativo respinto, calcia verso la porta. La deviazione involontaria di Atta si tramuta in un autogol che porta gli azzurri in vantaggio. L’Udinese, già col morale basso, fatica a reagire e subisce un colpo imperdonabile al trentacinquesimo. Anguissa, sfruttando un assist del neo entrato Simeone, sigla il terzo gol, chiudendo definitivamente le porte alla rimonta.
Le scelte di formazione e gli infortuni
La partita ha visto Runjaic tornare a un modulo a tre in difesa, inserendo Ekkelenkamp a centrocampo per supportare Thauvin e Lucca. Anche il ritorno di Sanchez, accolto con entusiasmo dai tifosi, ha creato una certa attesa. Dopo un lungo infortunio, il giocatore ha fatto il suo esordio in panchina dopo 13 anni dall’addio all’Udinese per trasferirsi al Barcellona. Nonostante i tentativi di Conte, che ha dovuto rinunciare a Kvara, il Napoli ha mostrato una solida prestazione, dimostrando la propria profondità di rosa.
Un aspetto critico per l’Udinese è stato l’infortunio di Lovric, costretto ad abbandonare il campo. La sua sostituzione a metà primo tempo ha ulteriormente indebolito una squadra già in difficoltà. Le scelte di allenatori e i problemi fisici sono stati evidenti nel periodo cruciale della partita, influenzando il corso degli eventi sul campo. Nonostante il primo tempo debole, il Napoli ha saputo ritrovarsi nella ripresa, dimostrando la propria forza e coesione in un’importante vittoria.
La partita ha quindi messo in luce il potenziale del Napoli e le sfide che l’Udinese dovrà affrontare per mantenere la competitività in questo campionato.