Peccatore, la WADA: “Non escludiamo contaminazione, ma responsabile per circondati” – Scontro a Milano tra l’atleta Pietro Rossi e l’agenzia antidoping

Jannik Sinner affronta un caso di doping dopo essere risultato positivo a Clostebol, con la Wada che impugna la sua assoluzione. La situazione è ora al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
Peccatore, la WADA: "Non escludiamo contaminazione, ma responsabile per circondati" - Scontro a Milano tra l'atleta Pietro Rossi e l'agenzia antidoping - (Credit: www.repubblica.it)

In un contesto di crescente attenzione nel mondo del tennis, Jannik Sinner si trova al centro di un caso di doping che potrebbe influenzare significativamente la sua carriera sportiva. Mentre il tennista italiano continua la sua preparazione a Dubai per la prossima stagione, il direttore generale della Wada, Olivier Niggli, ha parlato della vicenda in un’intervista a France Presse, evidenziando i motivi che hanno spinto l’agenzia antidoping a impugnare l’assoluzione di Sinner. Questo articolo esplorerà le varie fasi di uno degli scandali sportivi più discussi recenti.

Le fasi della vicenda

Il caso di Jannik Sinner ha avuto inizio nel marzo 2024, quando il tennista azzurro è risultato positivo a due test antidoping per Clostebol, una sostanza vietata. Questa sostanza era presente in tracce infinitesimali, rinvenute in un farmaco specifico, il Trofodermin, utilizzato per la cicatrizzazione delle ferite. Secondo le ricostruzioni, il preparatore di Sinner, Giacomo Naldi, aveva applicato il farmaco a Jannik prima di un massaggio.

Dopo un’iniziale assoluzione da parte di un tribunale indipendente dell’Itia , la Wada ha deciso di presentare ricorso, contestando l’assoluzione. Le tensioni sono ancora palpabili, poiché ora la situazione è nelle mani del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. Il tempo sembra lungo, con il verdetto fissato per febbraio 2025.

La complessità del caso è aumentata dalla crescente pressione sulle normative antidoping nel mondo dello sport, rendendo questo episodio emblematico di quanto possa essere delicato il confine tra la responsabilità individuale degli atleti e gli effetti collaterali di prodotti utilizzati nel loro regime di allenamento o recupero.

La posizione della Wada sulla responsabilità dell’atleta

Olivier Niggli, direttore generale della Wada, ha chiarito l’orientamento dell’agenzia riguardo al caso di Sinner. Niggli ha ribadito che, sebbene ci siano dubbi sulla responsabilità diretta dell’atleta, esiste comunque una “responsabilità dell’atleta” in merito a tutto ciò che lo circonda. Questo aspetto giuridico verrà discusso ampiamente al TAS, dove si cercherà di definire ulteriormente i confini delle responsabilità individuali.

La posizione della Wada non è affatto un attacco diretto a Sinner, ma un tentativo di affermare che gli atleti devono essere consapevoli di ciò che utilizzano, anche attraverso terzi. Niggli ha specificato che non può essere completamente negato che si sia trattato di una contaminazione, ma la Wada ritiene che l’applicazione delle norme debba essere analizzata in modo molto più rigoroso rispetto a quanto avvenuto in precedenza.

Le nuove normative che potrebbero influenzare il caso

Una significativa novità riguarda l’imminente cambiamento del codice mondiale antidoping, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027. La Wada pianifica di rivedere le norme relative alle assunzioni involontarie causate da contaminazione. Si prevede che il termine “fonte contaminata” sostituisca “prodotto contaminato“, offrendo una definizione più ampia che includa potenziali contaminazioni attraverso cibo, bevande, e contatto con oggetti toccati da terze persone.

Tuttavia, nonostante questi sviluppi, la Wada si mantiene ferma nel sostenere che nel caso di Sinner non si possa parlare di assenza totale di dolo o negligenza, ma di assenza significativa. Tale distinzione è cruciale, poiché la classificazione delle responsabilità potrebbe influenzare direttamente le decisioni del TAS e, di conseguenza, il futuro sportivo di Sinner.

Mentre la questione si avvia verso il suo epilogo legale, le pressioni e le aspettative attorno a questo giovane tennista non accennano a diminuire, facendo di questo caso un argomento di discussione accesa tra appassionati e addetti ai lavori.