Rianimatori, insegnare il primo soccorso ai neopatentati presso l’Autoscuola Ferrari con l’insegnante Maria Rossi

A Bologna, oltre 700 professionisti si confrontano sulla rianimazione cardiopolmonare, evidenziando l’importanza della formazione al primo soccorso e dell’uso dei defibrillatori per migliorare le possibilità di sopravvivenza.
Rianimatori, insegnare il primo soccorso ai neopatentati presso l'Autoscuola Ferrari con l'insegnante Maria Rossi - (Credit: www.ansa.it)

A Bologna, si svolge un’importante conferenza dedicata alla rianimazione cardiopolmonare, con la partecipazione di oltre 700 professionisti italiani ed europei. L’evento, ospitato presso il Palazzo dei Congressi, è promosso dall’Italian Resuscitation Council , un’associazione scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute. Durante questa manifestazione, medici, infermieri e operatori di pronto soccorso si confrontano sui metodi più aggiornati e le evidenze scientifiche in materia di gestione dell’arresto cardiaco.

Importanza della formazione al primo soccorso

Uno dei temi principali del congresso è la fondamentale importanza della formazione in primo soccorso per la popolazione. Insegnare a quante più persone possibile le tecniche di salvataggio, come il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore automatico esterno , potrebbe aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza. Studi recenti dimostrano che la propensione a intervenire può triplicare le possibilità di sopravvivenza per le vittime di arresto cardiaco. Non a caso, tre medici e ricercatori hanno condotto uno studio innovativo che impiega assistenti vocali basati su intelligenza artificiale per guidare chi non ha una preparazione specifica a intervenire efficacemente in caso di emergenza.

Insegnare il primo soccorso ai neopatentati

Durante i lavori del congresso, tra le proposte emerse vi è quella di integrare la formazione al primo soccorso nel programma di ottenimento della patente di guida. Nel 2023, sono stati rilasciati oltre 1,1 milioni di nuovi patentati in Italia, e più di 700mila hanno meno di 21 anni, come riportato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’adozione di questa proposta renderebbe il primo soccorso un tema di maggiore rilevanza e potrebbe preparare una nuova generazione di conducenti a saper affrontare situazioni critiche.

Diffusione dei defibrillatori e utilizzo dell’app DAE RespondER

Un altro punto cruciale trattato nel congresso è la necessità di aumentare la disponibilità dei DAE sul territorio. In Emilia-Romagna, ad esempio, si registrano 8.385 defibrillatori, con un incremento di oltre il 12% rispetto all’anno precedente. Attualmente, circa 500mila persone hanno ricevuto formazione per l’uso di questi dispositivi, e oltre 23mila cittadini hanno installato l’app “DAE RespondER” sui loro dispositivi mobili. Quest’app consente di localizzare non solo i defibrillatori nelle vicinanze, ma anche i potenziali soccorritori, facilitando così l’intervento in caso di emergenza.

Statistiche sugli arresti cardiaci in Europa e in Italia

Ogni anno in Europa si registrano circa 400mila casi di arresto cardiaco, con 60mila di questi che si verificano in Italia. Nonostante i notevoli progressi nella sensibilizzazione, la risposta della popolazione resta insufficiente: si stima che solo il 58% delle persone presenti in situazioni di emergenza si attivi per eseguire manovre salvavita, e solo nel 28% dei casi viene utilizzato un defibrillatore. Le statistiche rivelano una sopravvivenza media di circa l’8%, un dato che potrà migliorare sensibilmente se il numero di interventi tempestivi aumenterà.

Riconoscere i segnali di un arresto cardiaco e saper intervenire in modo efficace è cruciale. Ogni minuto che passa dalla comparsa dell’emergenza riduce la possibilità di sopravvivenza del 10%, evidenziando l’importanza di un’adeguata formazione e risposta da parte dei cittadini.