Ribaltone Sinner, cambia la sentenza: tifosi spiazzati (Screen Youtube Australian Open) - Sport361.it
Per Jannik Sinner arriva la nuova sentenza che cambia tutto: i tifosi restano piazzati dopo le novità più recenti sulla squalifica
Sono già trascorsi più di due mesi, ne mancano meno di uno alla conclusione eppure non si parla d’altro che della squalifica di Sinner. Il campione altoatesino ha rotto il silenzio nei giorni scorsi, raccontando come sta trascorrendo questi mesi di sospensione e ribadendo di considerare ingiusto tutto quello che gli è accaduto.
Una linea che non tutti i suoi colleghi hanno sposato. Inutile ricordare i duri attacchi di Kyrgios che da mesi non perde occasione di lanciare strali contro il tennista italiano. Ma l’australiano non è certo l’unico ad aver puntato l’indice contro il numero 1 al mondo. Ma per chi si è schierato contro Sinner, ma c’è anche chi alla versione del 23enne di San Candido ha sempre ceduto, tanto da non considerare assolutamente l’idea di ritenerlo colpevole.
Tra questi c’è Casper Ruud, numero 6 al mondo, che ha ribadito la sua fiducia nel collega italiano e nel suo essere assolutamente estraneo all’idea di doping.
Casper Ruud è molto chiaro e diretto nel parlare della vicenda Sinner. Al contrario di chi ha alimentato dubbi e polemiche sul numero 1 al mondo, il norvegese ha sempre avuto le idee chiare e sposato l’innocenza dell’italiano.
Così nelle sue ultime dichiarazioni ha ribadito il concetto: “L’ho sempre considerato innocente ed estremamente sfortunato per quanto riguarda il modo in cui la sostanza è entrata nel suo organismo – le sue parole sulla vicenda Sinner –. È un caso raro, ma fisicamente possibile“. Quindi Ruud ha voluto anche mettersi nei panni del campione altoatesino: “È dura essere sospesi tre mesi pur essendo innocente“.
Infine, ha ribadito la sua assoluta fiducia: “Non ho mai pensato a Jannik come a qualcuno che potesse intenzionalmente imbrogliare. Siamo molto vulnerabili perché esposti a molte persone e luoghi diversi, a una miriade di cibi e paesi diversi“. Insomma per Ruud, Sinner non può essere considerato colpevole: la sua positività al clostebol è frutto di una contaminazione (cosa peraltro acclarata anche dalla Wada) ed è il risultato anche della sfortuna.
Ora Sinner aspetta che passi l’ultimo mese di sanzione per tornare in campo, dove troverà chi è sempre stato dalla parte sua. Persone e colleghi come Ruud che non hanno avuto paura di schierarsi e mostrare la loro fiducia nell’italiano.