Il calciatore Saud Abdulhamid ha vissuto un percorso di crescita notevole dall’arrivo nella Roma, partendo con qualche riserva da parte dei tifosi e conquistando pian piano la loro fiducia. L’esterno destro saudita sottolinea il suo momento fondamentale in squadra, avvenuto con il primo gol in maglia giallorossa segnato nella partita di Europa League contro il Braga. Questo successo sembra segnare il passaggio dalla fase di adattamento a quella di piena integrazione.
L’arrivo in Serie A e l’esperienza nella nuova realtà
Saud Abdulhamid ha descritto il suo trasferimento in Italia come un’opportunità significativa, una sfida stimolante in un campionato prestigioso e diverso da quello a cui era abituato. Alla sua prima esperienza in Europa, ha riconosciuto l’importanza di questo momento: “L’arrivo in Serie A è stato un grande passo per me, è un campionato importante.” Le differenze con il calcio saudita sono evidenti e Abdulhamid si è dimostrato consapevole delle nuove dinamiche che caratterizzano la lega italiana. Ha dichiarato che, pur non giocando titolare all’inizio, rimane pronto a dare il massimo quando verrà chiamato in campo, anche per pochi minuti. La sua determinazione si esprime nel lavoro quotidiano, dove si sforza di essere un elemento prezioso per la squadra. Mentre si allena, trova anche il tempo per ulteriori sessioni di palestra, dimostrando il suo impegno per migliorare.
La routine quotidiana di un calciatore a Roma
La quotidianità di Saud va oltre il campo. Il giocatore ha raccontato delle sue routine giornaliere, che iniziano presto al mattino. “Mi sveglio alle 7 di mattina, ma prima di questo mi alzo alle 5 per pregare,” ha spiegato. La giornata prosegue con il trasferimento a Trigoria, dove resta per gran parte della giornata, coinvolto negli allenamenti e nell’atmosfera del club. Una delle sfide più grandi per lui è l’orario degli allenamenti, programmati al mattino, qualcosa di insolito rispetto alle sue abitudini precedenti.
L’adattamento alla vita a Roma ha comportato delle difficoltà, in particolare legate alla lingua. Abdulhamid ha affrontato questo ostacolo culturale creando gruppi di comunicazione e chiedendo ai compagni di scrivere in inglese quando necessario. “Mi hanno messo in un gruppo Whatsapp in italiano e un altro grande problema è stato tradurre le chat,” ha fatto sapere. Sostenendo di aver già avviato un percorso per imparare l’italiano, si sta attivamente impegnando per migliorare la sua comunicazione con la squadra. La barriera linguistica ha ridotto le interazioni, dal momento che solo alcuni compagni parlano inglese fluentemente.
La trasformazione personale e professionale
Saud ha anche condiviso il suo raffinato approccio alla vita a Roma, evidenziando come il cambiamento di routine l’abbia positivamente influenzato: “Devo andare a dormire tra le 9 e le 10 di sera,” ha spiegato. Questa modifica ha richiamato alla sua mente ricordi di epoche scolastiche; tuttavia, è soddisfatto dei benefici che questo stile di vita gli sta apportando. “È un grande momento della mia vita. Mi sento di aver fatto un buon passo sia dentro che fuori dal campo,” ha aggiunto. La nuova disciplina che si richiede nel calcio europeo sta dando i suoi frutti, e la consapevolezza di Saud sul proprio percorso gli consente di affrontare con serenità la crescita sportiva e personale.
Dunque, Saud Abdulhamid sta lentamente costruendo la sua identità all’interno della AS Roma, combinando il desiderio di adattamento con la voglia di mettersi in gioco in un ambiente competitivo. La sua crescita nei prossimi mesi potrà rivelarsi cruciale per le sue ambizioni e per il team.