
Sinner innocente, ribaltata la sentenza: tennis sconvolto (Screen Youtube Tie Break) - Sport361.it
Jannik Sinner innocente, arriva la sentenza che ribalta tutto: il mondo del tennis non può che restaare di stucco davanti alle nuove parole
“Innocente“: nuovo colpo di scena nella vicenda che riguarda Jannik Sinner. Il numero 1 al mondo nel ranking è ancora alle prese con la squalifica di tre mesi patteggiata con la Wada per il caso clostebol.
Ha scelto il male minore il tennista italiano, consapevole che il ricorso al Tas di Losanna avrebbe potuto causargli una sospensione anche più lunga. Così suo malgrado, pur considerandosi totalmente estraneo alla vicenda, ha accettato tre mesi di stop per evitare guai peggiori. Ora però che si sta avvicinando la data del rientro, sempre più persone puntano il dito sulla non correttezza della squalifica di Sinner.
D’altronde anche la Wada, oltre all’Itia, ha certificato che il 23enne di San Candido non ha alcuna colpa, bé negligenza. Dello stesso parere è anche Patrick McEnroe che torna a parlare di Sinner e lo fa in maniera sorprendente: “È innocente“.
Sinner, McEnroe: “È innocente”
Non utilizza giri di parole Patrick McEnroe, fratello di John ed anche lui ex tennista. In alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere dello Sport’, l’ex tennista americano è tornato a parlare di Sinner e questa volta lo ha fatto in sua difesa.

Se qualche settimana fa aveva giudicato Sinner inferiore ad Alcaraz per popolarità e capacità di attirare i tifosi, ora McEnroe si schiera con l’altoatesino. “La tesi secondo cui gli altri giocatori sono stati trattati male e quindi dovremmo trattarlo male è assurda – arriva a dire McEnroe –. Non penso che Sinner avrebbe dovuto essere sospeso“.
Per l’ex tennista, in base ai protocolli attuali e ai risultati emersi, c’è una sola considerazione da fare: “Sinner era innocente“. Lo dice chiaramente McEnroe: “La procedura è stata eseguita correttamente. Da quello che sappiamo e dai protocolli, era innocente“.
Lo statunitense poi chiarisce ancora meglio: “Non sto dicendo che non sia possibile che i giocatori abbiano capito come battere il sistema, ma se ci dobbiamo basare sui fatti che conosciamo e suoi protocolli, Jannik Sinner era innocente“. Squalifica ingiusta quindi, secondo McEnroe, ma ormai si può effettivamente dire che il caso è chiuso.
Scontate altre tre settimane di attesa, ci sarà il ritorno a Roma e Sinner potrà dedicarsi a quel che sa fare meglio: giocare a tennis. Se riuscirà a mettersi subito da parte questa vicenda e andare avanti per la sua strada, si sarà preso la rivincita più gustosa.