
Jannik Sinner, tutta la verità dell'ex preparatore Umberto Ferrara (Screenshot Sky Sport) - Sport361.it
Nuovo retroscena sul caso Sinner, sentenza ‘ribaltata’: tutta la verità del grande ex. Cos’è successo con il numero uno del mondo
Jannik Sinner rompe il silenzio. Il numero uno del mondo è tornato a parlare dopo la squalifica, a circa un mese di distanza dal suo ritorno in campo. Dopo il “patteggiamento” con la WADA, il tennista azzurro ha dichiarato: “Non ero d’accordo sulla sospensione, ma ho scelto il male minore. Poteva andare anche peggio, con ancora più ingiustizia. I colleghi che hanno parlato male di me? Sono consapevole di essere innocente”.
Nelle ultime ore, dopo oltre un anno dall’accaduto, ha raccontato tutto anche l’ex preparatore atletico di Sinner, Umberto Ferrara, oggi collaboratore di Matteo Berrettini. Lui e Naldi si sono separati dall’altoatesino in seguito alla contaminazione di Clostebol che ha portato alla squalifica dell’azzurro. Ferrara ha rivelato al Corriere della Sera: “Il Trofodermin lo utilizzo da anni, in quanto prescritto dal medico specialista quale farmaco di supporto per una patologia cronica. Ero perfettamente consapevole del divieto e l’ho sempre custodito con massima cautela, nel mio beauty personale. L’avevo portato negli Stati Uniti perché mi sarebbe potuto servire per la patologia e per averlo a disposizione, essendo all’estero”.
“Io non ho consegnato nulla a Naldi – ha spiegato Ferrara – gliene ho suggerito l’utilizzo poiché aveva un taglio a un dito che non cicatrizzava e rendeva complicato il suo lavoro. Fui molto chiaro nel comunicare a Naldi la natura del prodotto e la necessità che per nessuna ragione dovesse entrare in contatto con Jannik”.
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Ferrara ha anche precisato che, dopo aver consigliato il farmaco a Naldi, “ne ho consentito l’uso solo all’interno del mio bagno personale. Naldi non ha negato di essere stato informato, ma ha detto di non ricordare”.

Se rifarebbe tutto? L’ex preparatore di Sinner, in conclusione, ha risposto così: “Con il senno di poi è facile dire che non rifarei le stesse cose. Sicuramente, non farei più affidamento sul comportamento altrui. Mi ha fatto soffrire la superficialità, a volte aggravata dalla malafede, con cui molte persone hanno trattato la mia posizione all’interno della vicenda”. Questa tutta la verità di Ferrara, che rompe così il silenzio dopo oltre un anno dall’accaduto. Il preparatore atletico ha già voltato pagina, così come Jannik Sinner che è sempre più vicino al ritorno in campo. Il caso è sempre più alle spalle.