stellantis lavora al piano, ‘non abbandoneremo l’Italia’ conferma CEO Luca Napolitano

Stellantis presenterà il 17 dicembre un piano dettagliato per le sue attività in Italia, garantendo trasparenza e stabilità per i lavoratori, mentre affronta sfide legate all’indotto e alla transizione elettrica.
stellantis lavora al piano, 'non abbandoneremo l'Italia' conferma CEO Luca Napolitano - (Credit: www.ansa.it)

Stellantis si prepara a presentare al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, un piano dettagliato per le sue attività in Italia. Questa iniziativa sarà discussa il 17 dicembre e prevede un focus specifico su ogni singolo stabilimento del gruppo. Jean Philippe Imparato, manager responsabile per l’Europa, ha sottolineato la necessità di un approccio chiaro e realistico, lontano da promesse non mantenute.

Il piano industriale per l’Italia

Il piano che Stellantis porterà al tavolo del Mimit è considerato essenziale per delineare il futuro dell’azienda nel paese. Imparato, in un’intervista rilasciata a Rai1, ha spiegato che saranno forniti dettagli concreti, legati a modelli e motori, per garantire una trasparenza totale nei confronti del governo e dei lavoratori. Questo approccio mira a delineare un’idea chiara sulla direzione dell’azienda nel mercato europeo, confermando che l’Italia sarà il secondo mercato europeo nel 2029.

Stellantis non prevede chiusure di stabilimenti, e ogni sito avrà un proprio piano prodotti. Imparato ha messo in evidenza l’importanza di questo progetto, cercando di rassicurare i dipendenti sul fatto che l’azienda non ha intenzione di abbandonare l’Italia. “Lo faremo vedere a tutti la prossima settimana” ha affermato, delineando una strategia di sostegno agli stabilimenti e ai lavoratori.

Le sfide attuali e le proteste dei lavoratori

Il quadro attuale, però, presenta delle sfide significative. Una di queste è rappresentata dalla vicenda di Trasnova, un importante fornitore dell’indotto, che ha recentemente inviato lettere di licenziamento a 97 operai. Questa decisione ha scatenato proteste e blocchi da parte dei lavoratori, che da una settimana effettuano picchetti e hanno occupato pacificamente la sala consiliare del Municipio di Piedimonte San Germano.

Intanto, lo stabilimento Stellantis di Pomigliano continua a rimanere chiuso a causa della mancanza di materiali, aggravata dalle azioni dei lavoratori. Molti operai si stanno organizzando per recarsi a Roma e manifestare davanti al ministero, evidenziando la crescente tensione fra azienda e dipendenti.

Futuro di Mirafiori e transizione elettrica

Stellantis ha puntato l’attenzione su Mirafiori, con Imparato che ha rassicurato circa il futuro di questo stabilimento. Il piano per Mirafiori sta assumendo forma, e la produzione della Fiat 500 ibrida è programmata per novembre 2025, con previsioni di produrre circa 100.000 vetture all’anno. Allo stesso tempo, si sta preparando un modello di nuova 500 elettrica, i cui sviluppi sono attesi per il periodo 2032-2033.

Mirafiori non solo continuerà a produrre auto, ma avrà anche nuove opportunità legate alla sede dei veicoli commerciali Pro One e Stellantis Europa, assegnate a Torino. Nonostante le rassicurazioni, l’indotto continua a registrare difficoltà; Yazaki, altro attore nel settore, ha attivato la procedura di licenziamento collettivo per un gruppo di lavoratori a causa della riduzione degli ordini da Maserati.

Un accordo tra Stellantis e la componentistica

Affrontare la transizione elettrica è una priorità per Stellantis, e Imparato ha lanciato la proposta di un’alleanza tra il gruppo automobilistico e i fornitori di componenti. L’obiettivo è trasformare questa transizione in un’opportunità, piuttosto che in un ostacolo. Questo accordo potrebbe fornire una base solida per promuovere una crescita congiunta, riducendo le incertezze e garantendo il futuro del settore.

Stellantis appare determinata nel delineare un futuro lavorativo per i suoi stabilimenti e i suoi operai, ma le sfide esterne rimangono complesse e richiederanno soluzioni tempestive e concrete per garantire un ambiente di lavoro stabile e produttivo. La prossima settimana segnerà un momento cruciale con l’incontro al Mimit, dove si attende una comunicazione chiara sulle strategie e sugli investimenti futuri del gruppo in Italia.