Tavares: “Su decisione comune con Elkann riguardo a Stellantis, quasi un amico”

Carlos Tavares, ex CEO di Stellantis, spiega le sue dimissioni in un contesto di tensioni interne e sfide nel settore automobilistico, evidenziando la necessità di strategie audaci e consenso manageriale.
Tavares: "Su decisione comune con Elkann riguardo a Stellantis, quasi un amico" - (Credit: www.ansa.it)

Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis, ha rivelato i dettagli delle sue recenti dimissioni in un’intervista esclusiva al settimanale portoghese Expresso. Le sue parole evidenziano le tensioni interne all’azienda e le sfide attuali del settore automobilistico, sottolineando un periodo di trasformazione e incertezze. Le sue dichiarazioni offrono un’importante riflessione sulle dinamiche aziendali e sulle pratiche manageriali.

Le motivazioni delle dimissioni

Nel corso dell’intervista, Tavares ha chiarito che la decisione di lasciare l’incarico non è stata presa unilateralmente, ma concordata con John Elkann. Ha descritto la relazione con Elkann come “pacifica” e vicina a quella di un’amicizia. Tale vocazione al dialogo pone in risalto come una comunicazione aperta possa influenzare le decisioni strategiche all’interno di grandi imprese. Tavares ha accennato a divergenze significative con i vertici di Stellantis, facendo uso dell’aggettivo “darwiniano” come metafora della competizione in atto nel settore automobilistico.

Questa scelta lessicale suggerisce una visione dell’industria come un ecosistema in continua evoluzione, dove solo le strategie più audaci riescono a prevalere. Tavares ha paragonato la gestione aziendale a una corsa automobilistica, delineando due approcci distinti tra i piloti: chi preferisce mantenersi lontano dai rischi e chi, al contrario, si avventura oltre i limiti per ottenere risultati superiori. È in questa seconda categoria che egli si colloca, sottolineando il suo approccio alla guida strategica del gruppo.

La strategia aggressiva nel contesto attuale

L’ex ad ha definito il periodo attuale come “darwiniano” e ha parlato di un’ansia diffusa riguardo le scelte aggressive adottate. Tavares ha spiegato che la sua visione strategica, volta a considerare le difficoltà come opportunità, possa essere stata mal percepita. In un contesto dove Stellantis ha una forza lavoro di 250.000 dipendenti e un fatturato di 190 miliardi di euro, avrebbe non solo dovuto gestire le divergenze, ma anche garantire un consenso che possa riflettersi sulla gestione aziendale.

Questi fattori sono cruciali in un periodo in cui l’industria automobilistica è sotto pressione per quanto riguarda l’adattamento alle nuove normative ambientali e le sfide legate alla sostenibilità. Questo ha portato Tavares a prendere posizioni ferme sulla tutela dell’ambiente, generando possibili fratture con alcuni membri del management. Tutto ciò suggerisce che decisioni strategiche necessitano di un consenso tra le varie parti, andando oltre la semplice visione individuale.

Compensi elevati e critiche

Rispondendo a domande sulla sua retribuzione milionaria, Tavares ha paragonato il suo ruolo a quello di un manager di alto livello nel mondo dello sport, sottolineando che un’azienda ha il diritto di riflettere il valore di un manager attraverso le retribuzioni. Ha evidenziato come, in ambito sportivo, le quotazioni di un manager siano determinate dalle dinamiche di mercato e dalle disponibilità. Questa affermazione aggiunge un interessante punto di vista sulle aspettative relative ai vertici aziendali e alle pratiche salariali nel settore.

Le dichiarazioni di Tavares hanno sollevato dibattiti sulla giustizia percepita dei compensi elevati nel contesto delle aziende di grandi dimensioni, specie in un momento in cui le questioni etiche e sociali vengono poste sotto esame. La sua posizione ferma su questo argomento evidenzia un importante aspetto della leadership: la necessità di far fronte alle critiche e di giustificare le proprie scelte in un ambiente in continua evoluzione.

Futuro in Portogallo: nuovi orizzonti

Carlos Tavares ha anche accennato alla possibilità di un futuro impegno nella privatizzazione della compagnia aerea portoghese TAP. Ha affermato di essere stato contattato da numerosi amici riguardo a questa opportunità, esprimendo quasi un richiamo patriottico a contribuire al destino della sua nazione. Questa dichiarazione non solo dimostra la sua continua attitudine verso nuove sfide, ma riflette anche una propensione a utilizzare le proprie competenze in favore di interessi nazionali.

La situazione della TAP rappresenta un ulteriore punto di incertezza per l’intero panorama economico portoghese, e l’interesse di Tavares potrebbe fornire nuove prospettive di gestione. Se dovesse intraprendere questo cammino, le esperienze accumulate da Stellantis potrebbero rivelarsi utili in un contesto completamente diverso.

Il percorso di Carlos Tavares, dalle dimissioni all’esplorazione di nuove opportunità, testimonia non solo le sfide del settore automobilistico, ma anche l’incertezza economica che molte aziende si trovano ad affrontare nell’attuale scenario globale.