La partita di ieri ha visto il Lecce trionfare per 2-1 contro il Monza, un risultato che permette ai salentini di fare un significativo passo in avanti in classifica. La vittoria, ottenuta tra le mura amiche, consente a Lecce di agganciare provvisoriamente la Roma a quota 16 punti. Questa analisi esamina le dinamiche del match, le scelte tattiche degli allenatori e le prestazioni dei giocatori, offrendo uno sguardo dettagliato ai fattori chiave che hanno influenzato l’esito di questa sfida.
Le scelte strategiche e le formazioni
Il Lecce si è presentato alla sfida in una situazione di emergenza, con una panchina ridotta all’osso e solo un difensore di ruolo, Pelmard. La retroguardia ha visto Jean e Baschirotto in coppia, mentre Dorgu è stato inserito come terzino. In mezzo al campo, Giampaolo ha riposto fiducia in Berisha, affiancato da Coulibaly e Rafia. L’attacco è stato formato da un tridente composto da Pierotti, Krstovic e Morente. Dall’altra parte, il Monza di Nesta ha optato per Mota come centravanti, supportato da Caprari e Maldini, mentre la difesa è stata schierata a tre, con Izzo, Marì e Caldirola. Il centrocampo è stato composto da Birindelli, Bianco e Bondo, con Kyriakopoulos a sinistra.
Queste scelte hanno mostrato fin da subito la preparazione strategica dei due allenatori, con Lecce che ha puntato su una maggiore aggressività e pressing, mentre il Monza cercava di recuperare e mantenere il controllo della partita.
Un primo tempo ricco di emozioni
Il match è iniziato con un pizzico di adrenalina, e già dopo soli 3 minuti il Lecce ha trovato il vantaggio grazie a Morente, che ha realizzato il suo primo gol in Serie A. Scattando sulla destra e sfruttando un passaggio lungo di Berisha, è riuscito a battere Turati con un preciso tiro. Il Lecce sembrava in controllo, ma al 14’ ha avuto l’occasione di raddoppiare: un rigore concesso per una trattenuta su Dorgu, ma Krstovic, dal dischetto, ha visto la sua conclusione neutralizzata da Turati. Questo errore è apparso essere un punto di svolta, poiché ha galvanizzato il Monza.
La squadra ospite ha iniziato a tessere la propria manovra e al 22’ è andata vicina al pareggio con Maldini, il cui tiro non ha trovato la porta. L’inevitabile pareggio è arrivato al 37’, ma in modo assurdo: un’autorete di Dorgu ha restituito il match in parità, con un colpo di testa maldestro che ha superato il portiere Falcone. Già allo scadere del primo tempo, però, il Lecce ha colpito ancora, con Krstovic che, approfittando di una distrazione della difesa avversaria, ha riportato il Lecce in vantaggio.
Pressione del Monza e gestione del Lecce
Il secondo tempo ha visto il Monza aumentare la propria pressione sin dai primi minuti, con Maldini che cercava di orchestrare gioco e penetrazioni nella difesa avversaria. Giampaolo ha adattato le sue scelte in campo, inserendo Ramadani per Berisha – decisamente il migliore in campo – per offrire maggiore copertura. La tensione è aumentata quando Mariani ha concesso un altro rigore al Monza, questa volta per mani in area, ma il VAR ha annullato la decisione, aggravando ulteriormente la frustrazione della squadra ospite.
Le sostituzioni del Monza, infatti, hanno cercato di rinvigorire la squadra, con Sensi e Forson che si sono alternati in campo, ma le azioni non sono state in grado di produrre la rete del pari. Mota ha sfiorato il gol con un tiro che ha colpito la parte alta della traversa, mentre il Lecce ha continuato a mantenere la propria difesa solida e concentrata.
Il finale di partita ha visto il Monza attaccare incessantemente, ma senza riuscire a concretizzare. Gli ospiti hanno chiuso in avanti, ma la prestazione del Lecce, ben organizzata e reattiva, ha portato i giallorossi a conquistare tre punti essenziali per la loro classifica, mentre il Monza dovrà riflettere sulle difficoltà emerse in questa e nelle recenti partite. La situazione si complica per Nesta, la cui squadra non riesce a sbloccarsi e a trovare la vittoria da tempo.