Tonali alla Juve, tutto vero: l'annuncio gela il Milan (Instagram @sandrotonali) - Sport361.it
Le ultime sull’ex centrocampista rossonero rilanciatosi in grande stile dopo la squalifica per scommesse. Possibile ritorno in Serie A?
Prima del presente e del futuro, il passato recente di Tonali. Il centrocampista aveva perso la misura, entrando nel vortice di una delle dipendenze più subdole e difficili da combattere: quella del gioco. Che spesso va a braccetto con la noia e il sentirsi onnipotente, intoccabile.
“Mi sono ritrovato con un contratto da circa due milioni e mezzo di euro e nella squadra che tifavo, dentro di me pensavo di avercela fatta – ha raccontato a ‘Cronache di Spogliatoio’ – Non avevo più obiettivi e a volte questi ragionamenti si riflettevano anche in campo”.
Poi la squalifica di 18 mesi per scommesse, successivamente ridotta a 10, che lo ha pressoché costretto a compiere un percorso non privo di ostacoli che lo ha segnato e, così fa capire lui, profondamente cambiato.
“Nel primo periodo la mia testa diceva di non aver commesso errori ed era quello il pericolo – ricorda il centrocampista – Se non perdi nulla, è difficile capire di aver sbagliato. Del resto mi avevano bloccato solo il lavoro, non lo stipendio che arrivava regolarmente.
Ho lavorato per un anno con lo psicologo, 4 volte a settimane, mi allenavo ma non avevo stimoli. Per sette mesi ho vissuto senza telefono: non guardare i social e la tv mi ha alleggerito completamente. L’ho ripreso dopo tanto tempo, quando ho capito che non era più un pericolo”.
Il passato recente di Tonali è stato costellato anche da cose belle e traguardi importanti, vedi lo Scudetto col Milan nel 2022. Era uno dei leader tecnici della squadra di Pioli. L’estate prima fece di tutto per restare: “Non volevo andarmene e ho rinunciato a qualcosa a livello economico“.
A proposito di questioni mercatare, Tonali ha svelato che “Prima di andare al Milan mi trattarono anche Juventus e Inter: de Ligt mi consigliò di fare un pensiero in merito a un trasferimento in bianconero“.
Ecco, la Juve. Cristiano Giuntoli è un grande estimatore del Tonali rossonero e di quello che abbiamo visto in Premier, con la maglia del Newcastle, dopo la fine della squalifica.
Un centrocampista che si potrebbe definire come totale, in grado di interpretare più ruoli e mansioni in mezzo al campo. Non a caso è ridiventato presto un pilastro della squadra di Howe, che dopo la bellezza di 70 anni ha regalato un titolo Nazionale (la Carabao Cup, battendo in finale il Liverpool) a club e tifosi.
Strapparlo al fondo PIF sarà complicato, ma in caso di qualificazione in Champions il Football Director ci proverà per davvero, mettendo magari sul piatto il cartellino dell’oggetto misterioso Douglas Luiz.
Determinante sarà la volontà dello stesso Tonali. In Inghilterra ha sì trovato la sua dimensione, ma per un italiano la Serie A rimane pur sempre il campionato preferito. Torino e la Juventus possono rappresentare il suo futuro, nonché la migliore occasione per mettersi definitivamente alle spalle le cose brutte del passato recente.