
Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle - sport361.it
Sandro Tonali in questa stagione si sta riprendendo tutto quello che la scorsa annata gli ha tolto.
Dopo la lunga e pesantissima squalifica di dieci mesi comminatagli in seguito al caso scommesse, il centrocampista italiano è finalmente tornato a far parlare il campo e non le vicende extra calcistiche. Lo stop è stato molto importante mentalmente, come confermato dallo stesso Tonali, ma gli ha tolto sicuramente tantissimo a livello professionale. La squalifica, arrivata poche settimane dopo il suo arrivo al Newcastle e dunque all’inizio della sua avventura in Premier League, ha rallentato inevitabilmente il suo percorso di crescita, gettando ombre sul suo futuro. Al momento del suo rientro, però, Sandro Tonali si è fatto trovare prontissimo e si è subito ripreso il suo posto sia nel centrocampo dei Magpies sia in quello della Nazionale italiana.
Per il commissario tecnico Luciano Spalletti e per il tecnico del Newcastle Eddie Howe Sandro Tonali è diventato praticamente un imprescindibile. E la sua assenza la scorsa stagione è stata pesante per entrambi gli allenatori. Con la maglia azzurra Tonali si sta togliendo soddisfazioni a suon di gol e prestazioni, mentre con quella bianconera è riuscito anche a far parte di una clamorosa pagina di storia. Con la vittoria della Carabao Cup contro il Liverpool, infatti, il Newcastle è tornato ad alzare al cielo trofei dopo svariati decenni, motivo per cui Tonali e i suoi compagni sono entrati tutti di diritto nella storia. La maglia bianconera di Tonali, però, sarebbe potuta essere non quella del Newcastle ma quella della Juventus, come rivelato dallo stesso centrocampista ex Milan.

“De Ligt mi ha consigliato la Juve”: la rivelazione di Tonali
In una lunga intervista concessa a Cronache di Spogliatoio, Tonali ha raccontato un aneddoto sul suo passaggio dal Brescia al Milan.
“Eravamo in Sardegna io, Cistana e Torregrossa, il gruppo Brescia insomma. A un ristorante abbiamo incontrato De Ligt. Era l’anno in cui avevamo giocato contro in Serie A, l’anno del Covid. Lui mi ha parlato benissimo della Juventus, da giocatore mi ha consigliato di farci un pensiero. Erano i giorni in cui stavo trattando con il Milan. Ci eravamo fermati a parlare dopo una partita. Capita che per una manciata di secondi ti ritrovi a chiacchierare con un avversario anche se non lo conosci, più per una questione di rispetto. C’erano in ballo Milan, Inter e Juve per tutta l’estate. E quindi chiunque mi diceva: ‘Vieni all’Inter, vieni al Milan, vieni alla Juve’. Ho fatto un’estate dove non sapevo mai con chi avrei firmato, fino agli ultimi cinque giorni veramente non sapevo in che squadra sarei andato“.
Un retroscena folle, che avrebbe potuto cambiare la storia di tutte le parti in causa. Ma il destino, a volte, è già scritto. E in quello di Tonali il bianconero previsto non era quello della Juventus.