Trasnova, licenziamento per 97 lavoratori della logistica di Stellantis a Torino - (Credit: www.gazzetta.it)
La situazione lavorativa in Italia, e in particolare nel settore automobilistico, è nuovamente al centro dell’attenzione. Trasnova, azienda subappaltatrice di Stellantis, ha annunciato un licenziamento collettivo di 97 dipendenti, una decisione che potrebbe coinvolgere fino a 400 lavoratori contando anche i subappalti. Questo passaggio mette in evidenza le difficoltà legate al ritiro della commessa e solleva importanti interrogativi sul futuro dei posti di lavoro e sui piani industriali di Stellantis.
La Trasnova, con sede in provincia di Frosinone, gestisce l’attività logistica per gli stabilimenti Stellantis in diverse località italiane, tra cui Pomigliano d’Arco, Cassino, Melfi e Rivalta. A seguito del non rinnovo del contratto da parte di Stellantis, che scade il 31 dicembre, l’azienda ha comunicato a sindacati e lavoratori l’intenzione di procedere con i licenziamenti. Attualmente, i lavoratori direttamente coinvolti sono 97: di questi, 54 si trovano a Pomigliano, 28 a Cassino, 1 a Melfi e 14 a Rivalta. Tuttavia, come evidenziato dai sindacati, i licenziamenti potrebbero interessare un numero significativamente maggiore di lavoratori, considerando i collaboratori di enti subappaltatori, la cui posizione è più difficile da quantificare. Diversi lavoratori operano sotto contratti differenti, complicando ulteriormente la situazione. A Rivalta, ad esempio, ci sono circa 40 operai di una cooperativa che svolgono mansioni simili, mentre a Pomigliano la Logitech impiega altri 35 lavoratori.
A fronte di questo scenario, il ministero dell’Industria si prepara a un incontro cruciale il 10 dicembre, nel quale parteciperanno rappresentanti di Trasnova, dei sindacati e Stellantis. In questo incontro, le parti coinvolte cercheranno di trovare una soluzione per gestire questa emergenza lavorativa. Nonostante le rassicurazioni di Stellantis, che si è dichiarata disponibile a discutere con la direzione di Trasnova, la pressione da parte di sindacati e rappresentanti politici è crescente. È stato sottolineato che è fondamentale dare priorità all’occupazione in Italia. A un incontro previsto per il 12 dicembre a Torino, il responsabile europeo del gruppo Stellantis, Jean-Philippe Imparato, sarà presente assieme ad una delegazione sindacale, dove si potrà discutere delle misure future da adottare.
La situazione ha sollevato forti preoccupazioni tra i sindacati. Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha chiesto a Stellantis di fornire un piano industriale chiaro, in grado di rispettare gli impegni presi con i lavoratori. Questa richiesta include garanzie su nuovi modelli di produzione e la valorizzazione degli impianti produttivi italiani. Anche Pierpaolo Bombardieri della Uil ha espresso il bisogno di sapere se Stellantis ha intenzione di investire nel Paese o se continuerà a seguire strategie che costringono a sacrifici sui posti di lavoro. La richiesta di trasparenza è diretta e urgente; è necessaria una visione chiara del futuro dell’azienda e della posizione dei salariati nel contesto della produzione automobilistica italiana.
La mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati rimane attiva, mentre l’attenzione è rivolta al mondo politico e alle risposte che arriveranno da Stellantis nei prossimi giorni. La discussione sulle scelte strategiche dell’azienda sarà cruciale per determinare il destino di molti posti di lavoro nel settore.