La Umana Reyer Venezia affronta una sconfitta inaspettata sul parquet del Casademont Zaragoza, con un punteggio finale di 64-56. La partita ha evidenziato una forte partenza delle orogranata che, però, non è stata sufficiente per mantenere il vantaggio. L’analisi delle due metà di gara offre uno spaccato interessante sul dinamismo e le strategie delle compagini coinvolte.
Un avvio folgorante per Venezia
Il match è iniziato con grande energia da parte della Umana Reyer Venezia, che ha mostrato fin da subito carattere sul campo. Un parziale di 2-15 nei primi dieci minuti ha messo in difficoltà le avversarie spagnole, grazie alle prestazioni di Smalls, Kuier e Pan, che hanno dominato il gioco in attacco e difesa. Smalls ha messo a segno 12 punti e 4 recuperi, mentre Kuier ha contribuito in maniera significativa con 21 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate. Pan non è stato da meno, collezionando 9 punti e 5 rimbalzi, fondamentali per il successo iniziale.
Tuttavia, il Casademont Zaragoza, pur partendo in svantaggio, non è rimasto a guardare. L’intensità difensiva delle iberiche ha iniziato a farsi sentire e, dopo un break siglato da Flores e Hermosa, la squadra ha recuperato terreno. Stankovic ha segnato quattro punti consecutivi, ma è stato Hermosa, con 9 punti e 8 rimbalzi, a chiudere il primo quarto sul punteggio di 9-21. La Umana Reyer ha mantenuto il vantaggio grazie a una tripla di Kuier, stabilendo il massimo scarto. A quel punto, sembrava che Venezia potesse amministrare il vantaggio, ma il Casademont ha iniziato una lenta e costante rimonta.
La reazione di Zaragoza e la chiusura del primo tempo
Nonostante la forte partenza, la Umana Reyer ha visto il proprio vantaggio ridursi. Durante il secondo quarto, Zaragoza ha risposto con un parziale di 8-2, grazie alle prestazioni di Ortiz e Gatling, che hanno realizzato punti importanti. Villa ha interrotto il trend negativo con un canestro da tre, ma le due squadre hanno faticato a segnare per quasi tre minuti. Il Casademont ha mantenuto la pressione e, con i contributi di Atkinson e Mawuli, è riuscito a tenere la partita in equilibrio, chiudendo il primo tempo sul 25-33 per Venezia.
L’andamento della partita fino a quel momento ha dimostrato la determinazione di entrambe le squadre. L’approccio fisico e strategico del Casademont ha cominciato a pagare, mentre la Reyer ha dovuto affrontare la pressione psicologica del possibile calo di lucidità, tipico in match così combattuti.
Un secondo tempo da dimenticare per Venezia
La ripresa della gara ha visto un Casademont più aggressivo e pronto a ribaltare la situazione. Il break iniziale, guidato da Pueyo e Nystrom, ha costretto coach Mazzon a richiamare i suoi per cercare di mettere un freno all’impeto delle avversarie. Anche se Kuier e Villa sono riusciti a segnare, le risposte immediate di Atkinson e Gatling hanno mantenuto il punteggio sempre in bilico.
La tensione ha caratterizzato i momenti successivi, con entrambe le squadre che si sono scambiate punti e confronti fisici. Il Casademont ha trovato un importante slancio, portandosi in vantaggio 49-46 alla fine del terzo quarto, grazie a un parziale di 11-3 che ha messo in luce le difficoltà della squadra veneta.
Negli ultimi dieci minuti, l’atmosfera si è fatta tesa. Venezia ha tentato di recuperare il gap con i canestri di Kuier e Smalls, ma le risposte di Mawuli e Gatling hanno chiuso ogni spiraglio di rimonta. Nonostante gli sforzi di Pan e Villa, non è bastato per cambiare l’andamento della gara, che si è conclusa con un punteggio di 64-56 per il Casademont Zaragoza.
Questa partita mette in evidenza le sfide che la Umana Reyer Venezia deve affrontare nella competizione internazionale, richiedendo ulteriori riflessioni sulle strategie di gioco e sull’approccio complessivo da adottare per le prossime sfide.