Urso, Per L’auto Almeno 750 Milioni Ma Niente Incentivi A Roma Con Coinvolgimento Di Mario Rossi.

Il governo italiano potenzia il fondo automotive con oltre 750 milioni di euro, mentre le tensioni politiche e sindacali emergono in relazione a Stellantis e alle sue sfide industriali.
Urso, Per L'auto Almeno 750 Milioni Ma Niente Incentivi A Roma Con Coinvolgimento Di Mario Rossi. - (Credit: www.ansa.it)

Il governo italiano ha avviato un’azione decisa per potenziare il fondo automotive, puntando a un budget che possa superare i 750 milioni di euro. Questa iniziativa non prevede incentivi diretti, ma è mirata a supportare le aziende nel loro percorso di investimenti produttivi. La carica del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si concentra sulla necessità di garantire un ruolo centrale all’Italia nel piano industriale di Stellantis. Il tavolo di discussione previsto per il 17 dicembre è visto come un’opportunità chiave per emergere con progetti concreti.

Polemica politica sull’intervento di Urso

Durante l’intervento del ministro Urso in Parlamento, il M5S ha sollevato critiche riguardo al suo approccio e alla gestione delle problematiche legate a Stellantis. Gli attacchi sono stati diretti e taglienti, con la deputata Carmela Auriemma che ha messo in evidenza la mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori di Pomigliano, lamentando che, mentre Urso rideva, la situazione per i lavoratori era critica. Giuseppe Conte, leader del Movimento, ha invitato il governo a visitare le fabbriche per capire meglio le difficoltà reali dei lavoratori.

Urso ha richiamato l’attenzione sulle responsabilità del governo Conte, affermando che la richiesta di esercizio della golden power da parte di Stellantis era stata ignorata dall’esecutivo precedente. Il M5S ha giustamente controbattuto, sostenendo che quel particolare strumento legislativo non era applicabile a operazioni fra stati membri dell’Unione Europea. Nonostante gli attacchi e la tensione, il dibattito politico si intensifica, con accuse di inadeguatezza lanciate reciprocamente tra le parti.

Cambiamento ai vertici Stellantis e relazioni industriali

Nel frattempo, il cambio di leadership in Stellantis potrebbe dare una scossa necessaria ai rapporti tra l’azienda e le istituzioni. La possibile uscita di Carlos Tavares, CEO in carica, è stata citata come un momento cruciale. Ostermann, CFO del gruppo, ha confermato le difficoltà nella gestione delle relazioni con fornitori, sindacati e governi. Con John Elkann ora alla guida dell’azienda, il focus immediato è sulla costruzione di un nuovo tipo di dialogo politico e sociale, in contrapposizione alle tensioni precedenti.

Elkann ha avviato un tour delle fabbriche e si è immediatamente messo in contatto con la premier Giorgia Meloni e il ministro Urso. La sua presenza nei siti produttivi di Stellantis, in particolare alla Maserati di Modena, è vista come un segnale di fiducia per i lavoratori, poiché la divisione di lusso del gruppo sconta particolari difficoltà di mercato. Elkann ha ribadito la necessità di mantenere unità tra le forze in gioco, evidenziando come il futuro dell’industria automobilistica richieda investimenti significativi, piuttosto che una semplice riduzione dei costi produttivi.

Le richieste sindacali alimentano il dibattito

Le organizzazioni sindacali come Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno già presentato le loro richieste per il rinnovo contrattuale per il biennio 2025-2026, enfatizzando l’importanza di un aumento dell’8,8% della paga base. Gianluca Ficco, segretario della Uilm, ha sottolineato i momenti difficili che il settore sta attraversando, ma ha rimarcato che il rinnovo contrattuale possa rappresentare un giusto riconoscimento per i lavoratori e dimostrare la volontà dell’azienda di investire in Italia.

Il clima generale di incertezza economica e industriale può complicare ulteriormente il quadro, poiché le parti interessate cercano di trovare un terreno comune per proseguire in un contesto di sfide crescenti. Rimanere concentrati su un dialogo costruttivo sarà fondamentale per il futuro di Stellantis e per l’intero comparto automobilistico italiano, che si trova a dover affrontare cambiamenti rapidi e significativi.

La situazione di Stellantis e i suoi legami con l’industria italiana continuano a essere un tema caldo, con sviluppi attesi nei prossimi giorni che potrebbero ulteriormente influenzare il panorama industriale del paese.